Europee 2024, Case green e auto elettriche: cosa propongono i partiti italiani

Entrambi i provvedimenti sono stati approvati senza il voto dell’Italia. Analizziamo cosa propongono i partiti italiani, il Parlamento europeo che si formerà a seguito delle elezioni di giugno potrebbe infatti  riuscire a mettere mano ai provvedimenti

“L’Europa nacque per garantire pace, benessere e lavoro, non per imporre le

auto elettriche e le case green”.  Così si è espresso il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini durante un intervento a Radio Cusano Campus. Tuttavia, Salvini non è l’unico leader di partito italiano a criticare i due provvedimenti chiave dell’agenda verde europea: il divieto di vendita di nuove auto inquinanti dal 2035 e la revisione degli obiettivi energetici degli edifici. Questi due provvedimenti sono tra i più contestati in Italia e sono stati adottati senza il voto favorevole del governo italiano. Con le elezioni europee all’orizzonte, alcuni partiti hanno espresso chiaramente l’intenzione di cancellare o rivedere queste leggi.

La Situazione Politica e il Voto di Giugno

La possibilità di modificare le direttive dipende dall’esito delle elezioni europee. Molti dei dossier del Green Deal sono stati approvati grazie a una maggioranza ampia che includeva il centrodestra del Ppe, il centrosinistra di S&D, i liberali di Renew e, in alcuni casi, i Verdi. Le proiezioni di Europe Elects suggeriscono che la composizione del prossimo Parlamento europeo sarà simile a quella attuale. L’unica differenza significativa potrebbe essere l’aumento dei consensi per le formazioni di destra, come i conservatori di Ecr (in cui rientra Fratelli d’Italia) e gli estremisti di I&D (di cui fa parte la Lega), a scapito dei Verdi. Se la destra europea dovesse ottenere più seggi del previsto, il baricentro del Parlamento potrebbe spostarsi a destra, aumentando la possibilità di una revisione delle politiche ambientali del Green Deal.

Le Differenze tra Programmi Europei e Italiani

Forza Italia

La percezione italiana delle direttive green differisce da quella di altri Paesi dell’Unione europea. Nei programmi elettorali italiani, ad esempio, Forza Italia propone una “revisione della direttiva case green” e protegge il settore automotive dalle “follie ideologiche della sinistra”. Tuttavia, molti eurodeputati del Ppe, di cui Forza Italia fa parte, hanno votato a favore dei provvedimenti. Nel programma del Ppe non si menziona la direttiva case green, e si sostiene che “c’è bisogno di più tecnologia, non di divieti” sulle auto.

Azione

Anche Azione propone di rendere più flessibile la direttiva case green. Il leader Carlo Calenda ha criticato alcuni aspetti del Green Deal, pur facendo parte della stessa famiglia politica di Renew, il cui eurodeputato Jan Huitema ha redatto il regolamento sullo stop alle auto inquinanti dal 2035.

Lega e Fratelli d’Italia

Lega e Fratelli d’Italia criticano fortemente i due provvedimenti del Green Deal, in linea con le loro famiglie politiche europee. La Lega chiede di “cancellare la direttiva case green” e di “salvaguardare il futuro del motore endotermico”. Fratelli d’Italia intende modificare integralmente  la direttiva sulle case green e “cancellare il blocco alla produzione di auto a motore endotermico dal 2035”.

Pd, M5s e Avs

Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra sostengono invece entrambi i provvedimenti. Il Pd, parte del Partito Socialista Europeo, promuove un “Green Deal dal cuore rosso”. Il Movimento 5 Stelle difende la direttiva case green e la transizione verso la mobilità elettrica, mentre Avs chiede di “rafforzare il Green Deal” e di istituire un “Fondo europeo per gli investimenti ambientali e sociali”.

La Possibilità di Revisione

Sia la direttiva sulle case green che il regolamento sulle auto sono stati approvati in via definitiva. Solo una nuova Commissione europea potrebbe proporne una revisione. Se le forze politiche critiche del Green Deal dovessero prevalere alle elezioni, i due dossier potrebbero essere modificati. Tuttavia, entrambi i provvedimenti fanno parte del pacchetto Fit for 55, mirato a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. Ridurre le ambizioni su case e auto significherebbe aumentare gli sforzi in altri settori.

I Periodi di Ricognizione

Le versioni finali della direttiva sulle case green e del regolamento sulle auto prevedono verifiche periodiche. La Commissione europea rivedrà la direttiva sugli edifici nel 2028, mentre redigerà report biennali sui progressi delle emissioni nel settore automotive a partire dal 2025.

Il Nodo dei e-Fuels

Il regolamento sulle automobili potrebbe essere rivisto per includere deroghe per i veicoli che utilizzano e-fuels, combustibili sintetici o biologici. La Commissione Ue proporrà di escludere questi veicoli dal divieto del 2035. Se la proposta venisse respinta, la Commissione potrebbe proporre una revisione dell’intero regolamento sulle emissioni delle auto.

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati