Ex Ilva, le associazioni dell’indotto hanno annunciato la sospensione ad oltranza delle attività

La decisione è stata presa in risposta all’incertezza sulla tutela dei loro crediti vantati da Acciaierie d’Italia. Nel frattempo, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito l’impegno del governo nel cercare investitori per sviluppare un “acciaio verde” a Taranto

di Carlo Longo

Le associazioni dell’indotto ex Ilva, Aigi, Casartigiani e Confapi Industria, che rappresentano l’80% delle imprese del comparto, hanno annunciato la sospensione ad oltranza delle attività lavorative a partire dalle ore 6 di domani, 18 gennaio 2024.

La decisione è stata presa a seguito della mancanza di rassicurazioni sulla tutela dei crediti vantati nei confronti di Acciaierie d’Italia, la società che ha acquisito lo stabilimento siderurgico di Taranto nel 2018. Le associazioni hanno spiegato che “per senso di responsabilità verso i lavoratori, la cittadinanza ed il territorio”, saranno garantite solo le prestazioni necessarie per la sicurezza degli impianti.

La ripresa delle attività lavorative sarà presa in considerazione solo se saranno messi in sicurezza tutti i crediti e se sarà istituito un tavolo permanente sul futuro dello stabilimento e dell’economia di Taranto.

Le tre associazioni hanno sottolineato che la trattativa tra i soci pubblici e privati di Acciaierie d’Italia è in stallo ed è quasi certo il ricorso all’amministrazione straordinaria. Al momento, le imprese dell’indotto vantano crediti per 120 milioni di euro nei confronti di Acciaierie d’Italia, crediti che verrebbero cancellati dalla procedura di amministrazione straordinaria. L’ulteriore mobilitazione si rende necessaria, in quanto i tentativi di interlocuzione con il governo sono risultati vani.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha parlato dell’ex Ilva al Forum di Davos. Giorgetti ha affermato che il governo si sta impegnando per trovare un partner che possa investire nell’acciaio verde a Taranto.  Il titolare del dicastero del Mef ha spiegato che “in questo momento c’è un partner che ancora non ha chiarito la sua posizione”, ma “ci sono molti interessati a produrre a Taranto, il più grande insediamento produttivo di acciaio europeo”. “Noi vogliamo partner che condividano questa grande ambizione di produrre acciaio in Italia però in modo ambientalmente compatibile”.

Il governo ha confermato la convocazione dei sindacati sulla vicenda ex Ilva domani alle 15 a Palazzo Chigi.