di Ennio Bassi
Morte, bugie e fake news: Silvio Berlusconi ieri è stato vittima di una serie di false voci che lo davano per morto. In realtà è vivissimo e lotta insieme a noi. Il tam tam funereo è cominciato venerdì in tarda mattina. Voci che si rincorrevano prima ai telefoni della gente che conta, poi nelle chat infine su qualche social. Anche le prime smentite non erano sufficienti a smorzare il cicaleccio. Molti dicevano che le smentite erano dovute al fatto che i mercati erano ancora aperti e si voleva la loro chiusura per diramare ufficialmente la notizia. Ma i mercati, che evidentemente hanno fonti migliori dei pettegoli digitali e di qualche sito, sono rimasti cauti senza registrare alcuna perdita nei titoli della scuderia berlusconiana.
Qualche prezzo lo ha invece pagato Matteo Salvini, che in tarda mattinata era stato chiamato dal Cavaliere per congratularsi sul non luogo a procedere di Catania, ed è stato poi bombardato da telefonate di chi cercava smentite o conferme. E qui Salvini è apparso fin troppo prudente al punto da alimentare ulteriormente i dubbi. «Mi ha chiamato Berlusconi, non sta benissimo ma ne uscirà» ha ripetuto ad amici, giornalisti e conoscenti il leader della Lega. Troppo poco…
Il professor Alberto Zangrillo, medico curante e di fiducia del Cavaliere, è stato invece perentorio, scrivendo così sui social: «ogni giornata di lavoro al San Raffaele è molto impegnativa, ma TUTTI – sottolineato da un bel maiuscolo – i miei pazienti stanno bene: fatevene una ragione».
A riaccendere gli animi e a ridare fuoco alla grancassa digitale è stato un tweet di Lapo Elkann: «Ho appena letto alcune notizie su Silvio Berlusconi. Silvio, Ti Sono Vicino con Tutto il mio Cuore rosso. Hai superato tante battaglie e sono Certo che Supererai anche questa. Torna presto. Un abbraccio fortissimo. #forzasilvio». Apriti social, da Trento a a Palermo tutti a recitare preghiere per il Cavaliere.
Il carosello di voci, rivelazioni e fake news è stato alla fine stoppato da Antonio Tajani, che in Forza Italia è il vice del Cavaliere, «Ho parlato con Berlusconi. A nome di tutta Forza Italia gli ho fatto gli auguri», e subito dopo poi da Gianni Letta al quale, con spirito pragmatico ha fatto ascoltare in vivavoce ad un giornalista dell’Ansa il saluto di un vivissimo Berlusconi.
La vicenda dunque finisce qui, con un Berlusconi ancora ricoverato al San Raffaele ma vivo e presente. Quel che rimane è il tema di fondo, lo stesso che aleggia da anni ormai nei corridoi della politica: chi raccoglierà l’eredità del Cavaliere? Che fine farà Forza Italia quando il suo fondatore non sarà più con noi? La domanda, anche in questo caso, ha avuto la risposta di sempre: Berlusconi non ha eredi. Auguri Cavaliere.
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