Schmidt ha dato l’annuncio da Piazza della Signoria e ha sottolineato la volontà di candidarsi per i cittadini di Firenze. La sua candidatura ha ricevuto subito il plauso da parte di Fratelli d’Italia e della Lega
Eike Schmidt ha annunciato la sua candidatura a sindaco di Firenze direttamente da piazza della Signoria. L’ex direttore degli Uffizi ha sciolto la riserva e ufficializzato la sua decisione, affermando di aver raccolto indicazioni favorevoli da parte di molti fiorentini nei mesi precedenti. Schmidt ha dichiarato di non correre contro il Partito Democratico, ma di candidarsi per i cittadini di Firenze, desideroso di restituire alla città quanto ricevuto e ringraziando per avergli fatto conoscere sua moglie Roberta.
Il candidato ha anticipato di chiedere l’aspettativa ben prima dei tempi di legge e di dedicarsi completamente alla città di Firenze. Schmidt ha anche fatto una piccola critica agli avversari politici in campo, sottolineando l’importanza di un impegno totale per la città.
Schmidt ha già in mente alcuni dei problemi principali da affrontare, tra cui la sicurezza, il sovraffollamento turistico e la mancanza di giovani residenti. Ha espresso il suo sogno di trasformare le Cascine in un parco centrale come il Central Park di New York, basando la sua visione sulla storia e la cultura di Firenze per garantire bellezza, sicurezza e pulizia.
La sua candidatura ha ricevuto subito il plauso da parte di Fratelli d’Italia e della Lega, con il vicepremier Matteo Salvini che si è detto fiducioso sulle possibilità della coalizione anche a Firenze.
Anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha commentato positivamente, affermando che l’elezione di Schmidt a sindaco di Firenze rafforzerebbe lo spirito europeo. Tuttavia, il Partito Democratico ha annunciato la raccolta di firme per chiedere un nuovo direttore per il Museo di Capodimonte, sottolineando le preoccupazioni riguardanti la nomina politica di Schmidt. Il capogruppo del PD a Napoli, Gennaro Acampora, ha avviato una raccolta di firme per protestare contro la sua nomina e chiedere un direttore competente e non influenzato dalla politica.
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