Fotografia: l’arte di Ralouka Montesi, dalle guerre di Beirut alle pittoriche astrazioni della natura

di Corrinna Pindaro

“La natura è un tema di grande interesse per me ed è uno degli elementi chiave che ispirano la mia fotografia. Adoro esplorare l’ignoto e uso tecniche che mi permettono di trasformare la mia macchina fotografica in un pennello”. L’arte di Ralouka Montesi è proprio qui, nel suo modo originale ed intenso di osservare la natura e di restituirla al pubblico in fotografie che ricordano molto i tratti pittorici di alcuni impressionisti. Una tecnica molto personale che grazie a movimenti minimi della macchina fotografica restituisce tratti e colori di grande intensità. Ma non solo movimento e colori, nelle foto di Ralouka c’è tutto il bagaglio di esperienze di una vita intensa a tratti drammatica: dagli anni della guerra del Libano ai tanti viaggi in giro per il mondo.  

 

Fotografa britannica nata a Beirut, Ralouka è sopravvissuta durante la sua infanzia a una lunga guerra che ha avuto un impatto indelebile sulla sua visione della vita come una realtà temporanea e fragile. Il pericolo, l’uccisione, la perdita e la morte facevano parte di un pane quotidiano che è diventato dopo qualche tempo una sorta di eventi inerenti e insignificanti. A un bambino sembravano nient’altro che tappe da superare per vincere un videogioco.

 

“Il risultato del mio lavoro – spiega Ralouka – è un caleidoscopio di immagini morbide, delicate e altamente testurizzate, una inclusione di movimenti e angoli visibili sorprendenti, un mix di illuminazione adeguata, composizione, colore, consistenza che danno luogo a una visione creativa del mondo che ci circonda. I frutti della nostra immaginazione sono le realtà di cui ogni manifestazione fisica è solo l’ombra. Sono una metafora poetica per illustrare ciò che rimane astratto quando ci si rivolge all’interno”.

 

Dopo essersi laureata in Business Marketing, Ralouka ha deciso di girare il mondo. Ha vissuto in ambienti arricchenti e stimolanti come India, Stati Uniti, Italia, Francia, e Regno Unito dove attualmente risiede. I suoi lunghi viaggi e le sue esperienze uniche hanno giocato un ruolo importante nel plasmare la sua visione della vita e si riflettono inevitabilmente sul suo stile di fotografa autodidatta. Nella sua fotografia si concentra principalmente su temi psicologici, filosofici e metafisici attraverso la fotografia astratta, di strada e sperimentale.