di Emilia Morelli
Emmanuel Macron è andato in onda a reti unificate per inviare un messaggio chiaro ai cittadini francesi: il pass sanitario sarà necessario per svolgere qualsiasi genere di attività. Senza green pass non si potranno frequentare i bar, utilizzare i mezzi pubblici, accedere ai centri commerciali e ai ristoranti. Dopo il discorso di Macron, oltre 900mila francesi hanno preso appuntamento per il vaccino. “Abbiamo registrato 2.000 appuntamenti al minuto, un record assoluto, dall’inizio della campagna (di vaccinazione)”, ha dichiarato il capo del sito di prenotazione on-line Doctolib, Stanislas Niox-Chateau.
“Al momento in cui vi parlo, c’è una forte ripresa dell’epidemia legata al coronavirus che riguarda tutte le nostre regioni. Se non agiamo da oggi il numero di casi continuerà ad aumentare fortemente e darà vita a ricoveri in aumento dal mese di agosto”, ha spiegato Macron in relazione alla vera e propria strategia d’urto messa in atto. Il Pass in Francia, come in tutta Europa, si ottiene con la vaccinazione, il certificato di guarigione e un test negativo che dall’autunno non sarà più a carico del servizio sanitario nazionale. Diventerà obbligatorio a partire da fine luglio per entrare nei luoghi di cultura con più di 50 persone, in numerosi cinema e altri campi di attività, come bar, ristoranti, centri commerciali, lunghe tratte in treno, pullman, aerei.
In Francia è stato poi introdotto un vero e proprio obbligo vaccinale per personale sanitario. La linea della Francia, ha aggiunto il capo dell’Eliseo, “è molto chiara sul personale sanitario: chi non si sarà completamente vaccinato entro il 15 settembre non potrà più lavorare e non verrà più pagato”. Il ministro della Salute francese, Olivier Véran ha, in proposito, sottolineato: “A partire dal 15 settembre, se siete medici o paramedici e non siete vaccinati, non potrete più lavorare e non verrete più pagati. Quanto all’estensione dell’obbligo di pass sanitario in bar ristoranti, treni, aerei, “non è un ricatto” ma una misura necessaria per evitare di “chiudere il Paese”.
Per quanto riguarda invece la Germania, Angela Merkel ha spiegato di non avere “intenzione di procedere sulla strada proposta dalla Francia. Abbiamo detto che non ci sarà un obbligo di vaccino”. La cancelliera ha poi però sottolineato che esiste la possibilità che vi siano nuove mutazioni anche più pericolose e che “già contro la variante Delta l’efficacia dei vaccini è un po’ più bassa”. Quindi bisogna “continuare a osservare la situazione” anche a livello globale, ha concluso, ricordando che “finora le varianti sono arrivate in Germania da altri Paesi del mondo”.
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