Francia, proteste contro la riforma delle pensioni: chiuso anche il Louvre

Le proteste contro la riforma delle pensioni in Francia coinvolgono anche uno dei simboli della Francia: il museo del Louvre. A causa di un movimento sociale interprofessionale, il museo del Louvre non è in grado di aprire questa mattina. Vi ringraziamo per la vostra comprensione”, ha annunciato la direzione del museo

di Emilia Morelli

La riforma delle pensioni fortemente voluta dal presidente francese Emmanuel Macron continua a suscitare il malcontento dei francesi. Non si placano proteste e scioperi. Da ultimo anche uno dei simboli della Francia, il museo del Louvre a Parigi, non aprirà le sue porte ai visitatori a causa dell’adesione del personale ad uno sciopero intersindacale. “A causa di un movimento sociale interprofessionale, il museo del Louvre non è in grado di aprire questa mattina. Vi ringraziamo per la vostra comprensione”, si legge sull’account Twitter del museo.

Davanti alla celebre piramide del Louvre, sul piazzale del museo, sono stati  numerosi i lavoratori che si sono riuniti con le bandiere dei sindacati e striscioni anti-riforma. Tra questi uno reclama di ridurre l’età pensionistica da 62 a 60 anni. “Lavorare di meno per vivere di più”.

Lo sciopero era stato annunciato in un comunicato congiunto dei sindacati:”La CGT-Cultura, la CGT-Spettacolo, l’Unione federale dei sindacati statali – CGT, la CGT-Livre e l’Unione dipartimentale CGT di Parigi partecipano a questa azione con il personale del Louvre in sciopero. Questa iniziativa fa parte della continua mobilitazione della Cultura intersindacale per chiedere il ritiro della riforma delle pensioni”, si legge nella nota.

“Il Louvre come tanti altri luoghi e siti culturali sono mobilitati dall’inizio contro questo progetto di controriforma. Anche la Gioconda è in sciopero”, ha scritto invece sui social il sindacato CGT della Biblioteca Nazionale di Francia (BnF), commentando le proteste contro la riforma di Emmanuel Macron.

L’iniziativa si inserisce in  un’ampia mobilitazione degli ambienti culturali francesi che nei prossimi giorni potrebbe coinvolgere anche altre istituzioni nazionali.