G20 a Roma, l’obiettivo principale è un accordo sul clima prima della Cop26

di Mario Tosetti

E’ una Roma blindata quella che si appresta ad accogliere il G20. I 20 leader del mondo, ognuno portatore dei propri interessi, arrivano nella capitale italiana per prendere parte al summit, il 30 e 31 Ottobre 2021. Clima, vaccini, pandemia, Afghanistan, flussi migratori sono solo alcuni dei temi che saranno affrontati nel corso del vertice.

La Presidenza del G20 dell’Italia fa si che il paese abbia i riflettori puntati su di sé. L’obiettivo italiano è senza dubbio porre le basi per un accordo sul clima, anche in prospettiva del prossimo importante appuntamento della Cop26.  Mario Draghi è ben consapevole dell’importanza del tema, dell’obiettivo e che il G20 rappresenta una prova importante anche per avvalorare il ruolo dell’Italia in Europa.

Joe Biden, arrivato a Roma nel presto pomeriggio, sin dal suo atterraggio ha un’agenda fitta di appuntamenti e numerosi interessi in gioco da tutelare, non solo il clima ma anche i vaccini e il nucleare iraniano. Biden ha, inoltre, da ricucire lo strappo con l’Europa, soprattutto con la Francia, venutosi a determinare all’indomani della stipula del patto Aukus, la triplice alleanza tra Austrialia, Regno Unito e Stati Uniti. Biden ha  incontrato prima il Papa, in un colloquio durato ben 90 minuti, dove il tema principe non è stato alcuno tra i temi in cui la chiesa esercita una battuta d’arresto al progresso, quali l’aborto, ma la spiritualità del presidente Usa invitato da Papa Francesco a non smettere di ricevere il sacramento dell’eucarestia. Dopo Papa Francesco Biden ha incontrato il Presidente della Repubblica Mattarella, con il quale si è complimentato per la leadership italiana del G20 e per aver riunito le più grandi economie del mondo per affrontare le sfide condivise, tra cui la lotta alla crisi climatica, la fine della pandemia e il rafforzamento della ripresa globale. Il presidente Biden ha espresso gratitudine per i contributi dell’Italia alla Nato e per aver fornito un rifugio temporaneo a oltre 4 mila afghani in viaggio per essere reinsediati negli Stati Uniti ad agosto. Il Presidente degli Stati Uniti ha proseguito, poi, per Palazzo Chigi dove ha incontrato Mario Draghi. I due leader, secondo quanto emerge da una nota diramata da Palazzo Chigi, “hanno riaffermato la solidità del legame transatlantico, e l’utilità dello sviluppo della difesa europea anche per la sicurezza transatlantica, in un rapporto di complementarità”. Draghi ha, inoltre, ringraziato Biden per il sostegno alla presidenza italiana del G20 e il supporto nell’importante sfida della transizione ecologica. “Entrambi i leader hanno riconosciuto lo storico risultato di una tassa minima globale, il raggiungimento di una resilienza contro future pandemie e l’impegno a decarbonizzare rapidamente il modo in cui produciamo elettricità”, si legge nella nota diffusa dalla Casa Bianca che continua, “Il presidente Biden ha ringraziato il primo ministro Draghi per tutto ciò che l’Italia ha fatto per sostenere il popolo afghano, anche convocando una sessione straordinaria del G20”. Il tour di Joe Biden è proseguito per l’ambasciata francese dove lo ha atteso un vertice bilaterale con Emmanuel Macron al termine del quale i due leader hanno tenuto una conferenza stampa congiunta. Il presidente francese ha parlato per primo poi è toccato a Biden il quale ha affermato che l’America “non ha un alleato più vecchio né più fedele o migliore della Francia”. Ha poi parlato del “forte affetto” che lo lega alla Francia e ha detto di voler sottolineare davanti alla stampa che la Francia è un partner incredibile e prezioso per gli Stati Uniti.

Per la Germania si tratta di un G20 che si connota di tratti particolari in quanto simbolo della fine dell’era Merkel. Angela Merkel, definita la Grand Dame del G20 perchè è stata l’unico leader ad aver partecipato a tutti i vertici da quando è stato istituito, è in Italia accompagnata dal suo probabile successore, Olaf Scholz. Angela Merkel ha programmato una serie di incontri bilaterali e di riunioni importanti che si terranno a margine del summit romano. Merkel e Scholz incontreranno Joe Biden e nel mini-vertice sull’Iran anche con Macron e Johnson; i due incontreranno poi Erdogan, Modi e altri leader mondiali, sempre fianco a fianco, segnalando la “continuità assoluta” nelle traiettorie globali.

Al G20 non parteciperanno i due leader di Russia e Cina. Putin interverrà in collegamento mentre non si può fare a meno di notare che l’assenza di Xi Jinping potrebbe rivelarsi veramente dannosa per il raggiungimento dell’accordo sul Clima.

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