G20 finanze a Bangalore, condanna alla guerra in Ucraina senza l’ok di Russia e Cina

Il G20 finanze a Bangalore si è concluso con una condanna all’invasione russa dell’Ucraina condivisa dalla maggior parte dei Paesi membri, esclusa Russia e Cina. Si è comunque dato atto che la guerra ha inciso negativamente sull’economia mondiale, ci sono però per il futuro moderate prospettive di miglioramento

di Mario Tosetti

Il G20 in India a Bangalore si è concluso con una sintesi da parte della presidenza di turno indiana in cui sostanzialmente si ribadisce la condanna alla guerra in Ucraina da parte della maggior parte dei Paesi partecipanti, esclusi la Russia e la Cina.

Nel comunicato stampa congiunto approvato da Mosca e Pechino (Chair’s Summary and Outcome Document) si da semplicemente atto del fatto che la guerra ha inciso negativamente sull’economia globale. Nel documento si legge: “abbiamo visto, dal febbraio 2022, la guerra in Ucraina condizionare negativamente l’economia globale. C’è stata una discussione in merito. Abbiamo ribadito le posizioni nazionali espresse in altri forum, incluso il Consiglio di sicurezza dell’Onu e l’Assemblea generale”. In occasione dell’Assemblea Onu è stata approvata una mozione con cui si condanna la Russia e si chiede il ritiro delle truppe ucraine con 141 voti a favore, 7 contrati e 32 astenuti. 

“Gran parte dei membri ha condannato con forza la guerra in Ucraina sottolineando che sta causando immense sofferenze ed esacerbando fragilità pregresse dell’economia globale. Tuttavia nella riunione di Bangalore conclusa oggi ci sono stati altri punti di vista e valutazioni della situazione e delle sanzioni. Riconoscendo che il G20 non è il Forum deputato a risolvere problemi relativi alla sicurezza, sappiamo tuttavia che le problematiche di sicurezza possono avere conseguenze significative per l’economia globale”, ha precisato la nota divulgata dalla presidenza indiana.

Ad ogni modo si condanna l’uso minacciato in più occasioni del ricorso al nucleare, ritenuto dal G20 finanze “inammissibile”. “È essenziale appoggiare il diritto internazionale e il sistema multilaterale che salvaguarda pace e stabilità”, prosegue la nota.

Per quanto riguarda le prospettive economiche mondiali, a seguito del G20 finanze il comunicato congiunto parla di “moderati miglioramenti” anche se “la crescita rimane bassa e restano rischi al ribasso, inclusa un’elevata inflazione, una ripresa della pandemia e condizioni finanziarie inasprite che potrebbero peggiorare le vulnerabilità sul debito di molte economie emergenti”.

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