G20, Matera la riunione dei Ministri degli Esteri e dello Sviluppo. Di Maio: “Stiamo delineando la ripartenza”

di Carlo Longo

Per la prima volta  nella storia del G20 a riunirsi a Matera sono i ministri degli Esteri  e dello Sviluppo ed in seguito, sempre per la prima volta, una  specifica sessione dei soli ministri dello Sviluppo, successivamente a  Brindisi. Con la ministeriale congiunta la presidenza italiana intende portare la situazione globale della sicurezza alimentare e della  nutrizione al centro dell’agenda politica internazionale, fornendo  così l’impulso politico e lo slancio necessari ad azioni concrete per  affrontare le crisi alimentari e raggiungere l’obiettivo Zero Fame  entro il 2030.

I temi centrali della riunione, seguita da una sessione congiunta con i Ministri dello Sviluppo sono stati il Multilateralismo, Africa e sicurezza alimentare. Dopo la cerimonia inaugurale a Bari al Castello Svevo, i ministri degli Esteri del Gruppo delle 20 principali economie del mondo si sono recati a Matera, accolti dal Ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio.

“Per ricostruire insieme e meglio non dobbiamo lasciare nessuno indietro”, ha esordito Di Maio aggiungendo in un post su facebook, “La Presidenza G20 italiana dimostra che il nostro Paese è assolutamente all’altezza di esercitare una leadership internazionale su temi come sicurezza alimentare, lotta alla fame nel mondo e risposta agli stravolgimenti climatici. Stiamo tracciando la strada per la ripartenza, percorriamola tutti insieme, senza egoismi”.

Il Ministro degli Esteri ha inoltre sottolineato i particolari connotati che assume la riunione collocandosi in un contesto in cui la cooperazione internazionale si pone come imprescindibile. “La pandemia da Covid-19 ha messo in luce la necessità di una risposta internazionale coordinata ad emergenze che trascendono i confini nazionali. In un mondo interconnesso, il multilateralismo e la cooperazione internazionale sono gli unici strumenti davvero efficaci di fronte a sfide globali” ha sottolineato il Capo della Farnesina nel suo discorso di apertura della ministeriale continuando, “L’Italia sostiene un multilateralismo efficace e un ordine internazionale basato sulle regole, con le Nazioni Unite al centro. Un commercio libero, equo, inclusivo e basato sul rispetto di regole condivise è essenziale per contrastare la pandemia e promuovere una ripresa sostenibile, che renda le nostre economie più verdi e digitali”.

Tra i temi fondamentali la ministeriale ha dedicato uno specifico spazio agli obiettivi ambientali, in particolare alla neutralità climatica da raggiungersi entro il 2050. “Con le due Conferenze Onu sui cambiamenti climatici (Cop26) e sulla biodiversità (Cop15), abbiamo un’occasione imperdibile, per attuare gli Accordi di Parigi, con l’adozione di impegni ambiziosi di breve termine e il sostegno all’obiettivo della neutralità climatica, che auspichiamo essere al 2050, in base agli impegni presi da un numero crescente di Paesi” ha spiegato in merito il ministro degli Esteri sottolineando che “Nessuna ripresa economica potrà essere sostenibile se non si investirà massicciamente nella salute del nostro pianeta”.

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, intervenendo ai lavori della riunione dei ministri degli Esteri del G20 ha ricordato che “Il primo obiettivo è fermare la pandemia di Covid-19, favorendo una distribuzione equa dei vaccini. Il secondo obiettivo e’ una ripresa economica sostenibile e inclusiva. Il multilateralismo è il nostro strumento migliore per affrontare le sfide globali che dobbiamo affrontare, che si tratti della pandemia di COVID-19, della crisi climatica o della costruzione di una ripresa economica sostenibile. Il mio incontro con i Ministri degli Esteri del G20 ne ha rafforzato il ruolo vitale e il nostro profondo impegno”

Per perseguire queste finalità Blinken,  ha ipotizzato si possa ricorrere al meccanismo Covax, che Washington sostiene con un finanziamento di due miliardi di dollari. Il secondo obiettivo da raggiungere, ha sottolineato il capo della diplomazia Usa, deve essere “una ripresa economica sostenibile e inclusiva”. Gli Stati Uniti sono “grati” per la “leadership dell’Italia” nelle  sfide che sono al centro dell’”agenda globale”, come la lotta ai  cambiamenti climatici e il contrasto al Covid, “per ricostruire le  nostre economie e colmare le disuguaglianze”,

A Matera non sono intervenuti né il ministro degli Esteri cinese Wang Yi né il russo Sergei Lavrov, a capo delle  diplomazie dei due Paesi che l’Occidente individua sempre di più come  “sfida” e “minaccia”.   L’assenza di Wang e Lavrov –  il primo in realtà è intervenuto in videoconferenza su invito di Di Maio ed ha dichiarato di non aver potuto lasciare Pechino per partecipare il primo luglio alle celebrazioni per il centenario del Partito comunista cinese – sembra confermare  l’intenzione dei due Paesi di rifiutare la cooperazione ed evidenziare la loro contrapposizione con  l’Occidente. L’ipotesi è avvalorata dall’incontro in video tra il presidente russo ed il presidente  cinese. Vladimir Putin e Xi Jinping hanno disegnato le relazioni tra  Mosca e Pechino come “un esempio della cooperazione fra governi del  21esimo secolo”, rapporti che sono “a un livello mai raggiunto fino a  ora”. A tal fine hanno deciso di estendere di cinque anni il  Trattato di buon vicinato e cooperazione amichevole tra i due Paesi.

 

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