G7 clima, accordo per uscire dal carbone entro il 2035

La situazione a Torino resta comunque tesa a causa di scontri che si sono verificati nella notte tra il 29 e il 30 aprile tra gli autonomi di Askatasuna e le forze dell’ordine

Durante la prima giornata di lavori del G7 Clima, energia e ambiente, il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha tenuto una conferenza stampa senza confermare le voci riguardanti un accordo sullo stop al carbone entro il 2035. Ha dichiarato che si sta lavorando sia ad un accordo tecnico che politico e che commenterà le decisioni prese solo quando saranno incluse nel documento finale del G7.

Tuttavia, il ministro britannico per l’Energia, Andrew Bowie, ha rivelato l’intesa sullo stop al carbone entro il 2035 durante una pausa dei lavori. Questo accordo è stato descritto come storico e rappresenta un segnale forte delle economie avanzate del G7 verso il mondo riguardo all’abbandono del carbone.

Le economie del G7, ad eccezione del Giappone, hanno già avviato processi per liberarsi dal carbone. Anche l’Italia ha annunciato la sua intenzione di abbandonare il carbone entro il 2027 per il continente e entro il 2024 per Civitavecchia e Brindisi, con una possibile proroga per la Sardegna fino al 2027.

Altri temi affrontati durante il G7 includono la lotta alla plastica, con l’impegno a ridurre la produzione di polimeri primari per porre fine all’inquinamento entro il 2040, e la finanza climatica, con la necessità di reperire migliaia di miliardi per aiutare i paesi in via di sviluppo nella transizione energetica.

Il ruolo del gas naturale come combustibile di transizione è stato riconosciuto, così come il ritorno dell’attenzione sul nucleare, soprattutto sulla fusione nucleare. Tuttavia, l’Italia sembra essere più isolata riguardo ai biocombustibili, mentre i membri del G7 sembrano puntare decisamente sull’elettrico per la mobilità su strada.

Scontri tra i manifestanti e polizia

La situazione a Torino resta comunque tesa a causa di scontri che si sono verificati nella notte tra il 29 e il 30 aprile tra gli autonomi di Askatasuna e le forze dell’ordine. Mentre il sindaco Lo Russo si recava alla Reggia di Venaria per partecipare alla cena di Gala con le delegazioni del G7, gli scontri continuano per le strade della città.

Gli autonomi di Askatasuna hanno cercato per due ore di violare i blocchi delle forze dell’ordine attorno agli alberghi dove alloggiano le delegazioni del G7. La polizia ha reagito per contenere la situazione, ma gli scontri sono stati intensi.

La serata di tafferugli ha visto lancio di bottiglie di vetro da parte dei manifestanti e l’uso di idranti e lacrimogeni da parte della polizia. Gli scontri si sono protratti in diverse zone della città, con momenti di violenza sia da parte dei manifestanti che delle forze dell’ordine.

Gli attivisti di Extinction Rebellion hanno anch’essi partecipato alle proteste, esponendo uno striscione critico verso il G7. Anche se in modo più pacifico, hanno contribuito a portare avanti il messaggio di protesta contro il summit.

La situazione appare difficile da gestire, con manifestanti determinati a violare la zona rossa e a far sentire la propria voce contro il G7 e le politiche adottate dai Paesi partecipanti.

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