Gaza, Biden contro Netanyahu: “Sta facendo più male che bene a Israele” ma aggiunge: “Non abbandonerò la difesa del Paese”

Netanyahu ha risposto che la sua politica non danneggia affatto Israele, anzi è condivisa e supportata dall’opinione pubblica del Paese

Joe Biden, il presidente Usa, si è detto preoccupato dei crescenti numeri di vittime civili a Gaza e ha dichiarato che teme le conseguenze che delle guerra si ripercuotano sulla sua popolarità in vista delle elezioni. Israele “non può permettere che altri 30mila palestinesi muoiano come conseguenza della caccia ad Hamas”, ha detto l’inquilino della Casa Bianca. Biden si è rivolto direttamente a Netanyahu e ha indicato Rafah come la linea rossa che l’esercito israeliano nella sua invasione di terra non deve assolutamente superare.

Tuttavia a fronte di queste dichiarazioni nel momento in cui a Biden è stato chiesto cosa intenda fare in caso di trasgressione il presidente Usa si è limitato a rispondere: ““Non lascerò mai Israele. La difesa di Israele è ancora fondamentale”. Salvo poi comunque esprimere un giudizio negativo su Netanyahu: “sta facendo più male che bene a Israele” , ha detto aggiungendo : “Ha il diritto di difendere Israele, il diritto di continuare ad attaccare Hamas. Ma deve, deve, deve prestare maggiore attenzione alle vite innocenti perse a causa delle azioni intraprese”.

Non è tardata ad arrivare la risposta di Netanyahu che in un’intervista rilasciata a Politico ha affermato: “Se intendeva dire che conduco una politica contro la maggioranza dell’opinione pubblica israeliana e ciò danneggia gli interessi di Israele, allora è sbagliato. Non è solo la mia politica privata, è della stragrande maggioranza degli israeliani”, ha spiegato. Il premier ha inoltre ribadito l’opposizione a un controllo di Gaza da parte dellAutorità nazionale palestinese.

Intanto l’operazione militare nella Striscia va avanti, con “intensi combattimenti” tra miliziani di Hamas ed esercito israeliano a Khan Younis, come comunicato dal portavoce militare secondo cui in un raid mirato “è stato ucciso un operativo della fazione che aveva ucciso il maggiore Amishar Ben David“. Le forze speciali dell’esercito hanno fatto irruzione “in diverse unità” del quartiere Hamad di Khan Yunis “usate da Hamas e hanno trovato armi”. “In uno degli appartamenti – ha proseguito – due operativi di Hamas si sono arresi ai soldati”. Sempre a Khan Yunis, “sono stati uccisi 17 operativi di Hamas“. Proseguono anche le operazioni nel centro e nel nord della Striscia, sia a Jabalya sia a Beit Hanun, contro “le infrastrutture di Hamas” nell’area.

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