Gaza, come sono morti i 7 operatori dell’ ong, Israele ha annunciato una nuova proposta per il cessate il fuoco

Nel frattempo Israele ha annunciato l’approvazione di una nuova proposta di accordo con Hamas per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi ancora detenuti dai terroristi

Sette operatori umanitari della ONG World Central Kitchen hanno perso la vita in un attacco condotto da Israele a Gaza ieri sera, 1° aprile, mentre erano impegnati nella distribuzione di aiuti alla popolazione. Le sette vittime sono di nazionalità straniera: cinque provenienti dall’Australia, Polonia e Regno Unito, e due palestinesi con doppia cittadinanza, una statunitense e l’altra canadese. Questa mattina, l’ONG ha annunciato la sospensione immediata delle sue attività umanitarie nella Striscia, “prenderemo decisioni sul futuro del nostro lavoro presto”. Insieme alla ONG spagnola Open Arms, World Central Kitchen ha portato il primo carico di aiuti da mare a Gaza City a metà marzo. Tuttavia, ora ha richiamato un’altra nave carica di aiuti in viaggio da Cipro verso la Striscia. La morte dei sette operatori umanitari ha causato sconcerto in tutto il mondo, con reazioni immediate dalle capitali dei Paesi interessati. Gli Stati Uniti si sono detti “afflitti e profondamente turbati” dall’incidente, sottolineando la necessità di proteggere gli operatori umanitari mentre consegnano gli aiuti necessari e esortando Israele a condurre un’indagine rapida sull’accaduto. Il portavoce dell’Esercito israeliano, Daniel Hagari, ha espresso il rammarico di Israele per l’incidente e ha dichiarato che l’IDF sta conducendo un’indagine approfondita per comprendere le circostanze dell’incidente. A livello diplomatico, il ministro degli Esteri Israel Katz ha inviato le sue condoglianze ai Paesi e alle famiglie degli operatori umanitari uccisi e ha assicurato che l’incidente sarà oggetto di un’indagine per garantire la sicurezza di chi lavora per consegnare gli aiuti. Il premier Benjamin Netanyahu ha definito l’incidente “tragico” e ha promesso un’indagine rapida ed efficace per evitare che simili incidenti accadano in futuro.

Secondo quanto riportato da Haaretz, l’esercito israeliano credeva che nel convoglio dell’ONG ci fosse almeno un miliziano di Hamas infiltrato. Questo avrebbe portato all’ordine di attaccare il convoglio con tre missili, nonostante gli operatori dell’ONG avessero coordinato gli spostamenti con le autorità militari israeliane. Anche se i mezzi dell’ONG avevano chiaramente visibili i loghi dell’organizzazione, tre missili hanno colpito le tre auto del convoglio, uccidendo tutti i sette operatori. Anche ambienti della difesa israeliana hanno riconosciuto l’errore, esprimendo preoccupazione per l’immagine internazionale dello Stato ebraico. Le immagini dell’attacco mostrano chiaramente i missili che colpiscono i loghi dell’ONG sulle auto del convoglio.

Nel frattempo Israele ha annunciato l’approvazione di una nuova proposta di accordo con Hamas per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi ancora detenuti dai terroristi. L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha reso nota questa proposta, evidenziando che è stata elaborata nelle ultime ore “grazie alla mediazione efficace dell’Egitto”. Recentemente, una delegazione di negoziatori israeliani, composta da rappresentanti del Mossad, dello Shin Bet e delle forze armate, ha lavorato insieme ai mediatori internazionali – tra cui Stati Uniti, Qatar ed in particolare l’Egitto – a Il Cairo per discutere questa proposta. Attualmente, i negoziati sono in corso “separatamente per parti”. Ora spetta ai mediatori presentare la proposta di accordo ad Hamas. Israele ha richiamato in patria la delegazione dei negoziatori, terminata la fase iniziale dei colloqui, ed ora attende una risposta da parte di Hamas. Israele si aspetta che i mediatori esercitino pressioni su Hamas per far avanzare i negoziati verso un accordo.

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