Gaza, Netanyahu: “Tregua per il rilascio degli ostaggi, solo dopo si potrà discutere”

Il premier israeliano ha tenuto consultazioni con i membri del suo governo sulla proposta di cessate il fuoco avanzata dagli Stati Uniti per Gaza

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che il conflitto sarà temporaneamente interrotto per permettere la restituzione dei sequestrati, dopo di che seguiranno ulteriori negoziati. Netanyahu ha tenuto consultazioni con i membri del suo governo sulla proposta di cessate il fuoco avanzata dagli Stati Uniti per Gaza. Sebbene l’accordo presentato dall’amministrazione Biden preveda una tregua temporanea per il rilascio degli ostaggi, Netanyahu ha chiarito ai media israeliani che la proposta è solo parziale e contiene ulteriori dettagli non ancora divulgati.

Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, ha rivelato che Hamas ha accolto favorevolmente la proposta di cessate il fuoco, affermando che ora si attende una risposta da parte di Israele. Shoukry ha sottolineato l’importanza di accettare la proposta per evitare il caos nella regione, elogiando anche la posizione della Spagna a favore della causa palestinese e invitando tutti i Paesi a rispettare il diritto internazionale e le decisioni della Corte internazionale di giustizia. L’obiettivo finale, ha ribadito, resta la soluzione dei due Stati per due popoli.

La proposta di mediazione degli Stati Uniti, uno dei tentativi più concreti finora per raggiungere una tregua a Gaza, prevede inizialmente un cessate il fuoco completo della durata di sei settimane, il ritiro delle forze israeliane dalle aree popolate di Gaza, e il rilascio di alcuni ostaggi e prigionieri. Durante questa fase, gli aiuti umanitari potranno entrare nella Striscia di Gaza. Successivamente, si prevede il rilascio di tutti gli ostaggi sopravvissuti e il ritiro totale delle forze israeliane. Infine, la terza fase comprende la fine delle ostilità e l’avvio di un piano di ricostruzione, con il recupero dei corpi degli ostaggi deceduti.

Con Hamas che ha accolto positivamente la proposta statunitense, l’attenzione si sposta ora sulla risposta di Israele. Netanyahu ha incontrato il ministro Itamar Ben-Gvir, leader della destra radicale che si oppone all’intesa con Hamas. Parallelamente, il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha avuto una conversazione con il segretario di Stato americano Antony Blinken, durante la quale ha riaffermato l’impegno di Israele a smantellare Hamas come entità governativa e militare, e ha discusso l’idea di favorire l’emergere di un’alternativa di governo locale a Gaza.

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