di Mario Tosetti
Sospettato di aver svolto attività di spionaggio per la Russia un dipendente dell’ambasciata britannica è stato fermato in Germania e posto in stato di arresto. Il mandato è stato emesso dalla procura federale di Karlsruhe, in Germania, che ne ha diramato la notizia attraverso una nota online. David S., il cittadino inglese accusato di spionaggio,è stato poi arrestato a Postdam ed accusato ufficialmente di aver trasmesso informazioni ad un servizio segreto straniero.
Il cittadino britannico ha 57 anni per adesso l’uomo, identificato con la sola iniziale del cognome, David S., “è stato arrestato nell’area di Berlino sulla base del sospetto di violazioni legate all’Intelligence Agent activity law”, la legge tedesca contro lo spionaggio, secondo quanto si legge nella nota diffusa della Metropolitan Police britannica, che sottolinea come l’investigazione sia in primis nelle mani dell’antiterrorismo della Germania. L’uomo avrebbe ceduto documenti riservati a una persona individuata come un ufficiale dell’intelligence di Mosca in cambio di un’imprecisata somma di denaro. A breve comparirà dinanzi a un giudice tedesco per la convalida del fermo.
“Fino al momento del suo arresto , David S. ha lavorato come impiegato presso l’ambasciata britannica a Berlino”, si legge nella nota che prosegue, “almeno in un’occasione ha trasmesso documenti ottenuti nel corso della sua attività professionale a un rappresentante di un servizio di intelligence russo. In cambio delle informazioni fornite, l’imputato ha ricevuto denaro per un importo in precedenza sconosciuto”.
L’arresto, quindi, del dipendente dell’ambasciata britannica è il risultato di un’operazione congiunta tra l’ intelligence tedesca e quella britannica. L’ufficio del procuratore ha precisato che gli investigatori hanno perquisito la casa e l’ufficio del cittadino britannico. Il governo tedesco considera le accuse di spionaggio “molto seriamente” e seguirà da vicino il caso.
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