di Carlo Longo
Il panorama politico frammentato emerso dalle ultime elezioni in Germania conduce necessariamente al tentativo, da parte dei partiti politici, di trovare un accordo. La Fdp, il partito liberale democratico, ha accettato la proposta dei Verdi, il partito ambientalista, e dal 7 ottobre cominceranno i colloqui bilaterali con la Spd, il partito social democratico, ed il candidato cancelliere Olaf Scholz. L’opzione di un governo di coalizione con l’Unione Cdu/Csu, partito di centrodestra, sembra non essere stata ancora del tutto scartata secondo quanto fanno sapere liberali e verdi.
“Siamo arrivati alla conclusione che sia ragionevole approfondire i colloqui con Fdp e Spd, anche in virtù dei punti in comune trovati nei colloqui bilaterali. E questo proponiamo ai liberali. La Germania si trova di fronte a importanti sfide e non può permettersi una lunga situazione di stallo“, ha affermato Annalena Beaebock, leader insieme a Robert Habeck del partito dei Verdi.
La coalizione semaforo, così chiamata per l’unione dei colori tra i partiti in alternativa alla coalizione giamaica, sembra la più naturale considerato anche il fatto che il partito dei socialdemocratici, seppur per pochi voti, è il primo partito risultato vincitore dalle consultazioni elettorali.
Il vero problema non si pone nei rapporti con la Spd quanto nella coabitazione tra Verdi e i liberali della Fdp. In proposito Habeck, leader dei Verdi, ha sottolineato quanto tra Spd ed Fdp si possano immaginare maggiori punti d’incontro secondo quanto emerso dai colloqui bilaterali e che rispetto al partito ambientalista si sono riscontrate differenze importanti. Tuttavia per Habeck le differenze con Cdu e Csu sono “ancora più grandi”.
In prima battuta non era della stessa opinione, Christian Linder, il leader dei liberali tedeschi, che ha dichiarato: “Per i liberali la coalizione Giamaica con l’Unione e i Verdi resta l’opzione preferibile” salvo ravvedersi dopo aver accettato la proposta dei Verdi e affermare ” In coordinamento con i Verdi, ho offerto al signor Scholz di incontrarci per una discussione”. Si parte, quindi, parlando solo con la Spd, perché “non ci saranno colloqui paralleli” con l’Unione, ha precisato ancora il leader dei liberali.
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