Gianfranco Miccichè è indagato per truffa e peculato per l’uso improprio della sua auto blu

L’accusa è che Miccichè abbia usato l’auto almeno 33 volte tra marzo e novembre 2023 per scopi personali, contravvenendo alle norme che ne prescrivono l’uso esclusivo per impegni istituzionali

L’ex presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè, storico leader di Forza Italia in Sicilia, è sotto indagine dalla procura di Palermo per truffa e peculato riguardo all’utilizzo della sua “auto blu,” ovvero l’auto di servizio dell’assemblea regionale. L’accusa è che Miccichè abbia usato l’auto almeno 33 volte tra marzo e novembre 2023 per scopi personali, contravvenendo alle norme che ne prescrivono l’uso esclusivo per impegni istituzionali.

LiveSicilia sottolinea che fu proprio Miccichè, nel settembre 2022, a stabilire tramite decreto che l’auto blu potesse essere assegnata anche agli ex presidenti che rimangono consiglieri regionali. Attualmente, Miccichè si trova in questa posizione, essendo stato presidente dell’assemblea dal 2017 al novembre 2022 e rieletto come consigliere regionale nelle elezioni del novembre 2022, pur non venendo riconfermato presidente. A causa di conflitti interni al partito, nel marzo 2023 Miccichè si è dimesso dalla carica di coordinatore regionale di Forza Italia, posizione che aveva ricoperto in vari periodi fin dal 1995.

I giornali stanno riportando vari episodi in cui Miccichè avrebbe utilizzato l’auto blu per scopi non istituzionali, tra cui portare il gatto della sua famiglia dal veterinario e fare acquisti in pescheria. Anche Maurizio Messina, l’autista personale di Miccichè, è indagato.

In risposta alla diffusione della notizia dell’indagine, Miccichè ha dichiarato ad ANSA: “Io e il mio staff abbiamo sempre lavorato ed agito con la massima trasparenza e rigore. Sono pronto a chiarire tutto davanti agli organi competenti.”

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