Giornata Mondiale del Rifugiato, Mattarella: “L’accoglienza va rafforzata ora, in un momento di crisi”

di Corinna Pindaro

Il 20 giugno è la Giornata Mondiale del Rifugiato,  introdotta dalle Nazioni Unite e volta a ricordare l’approvazione della “Convenzione sullo status di rifugiato”. Nel 2022 l’Unhcr, l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, ha organizzato a Roma una tavola rotonda dal titolo “Rifugiati, dall’asilo all’integrazione: partnership e soluzioni innovative per una crisi senza precedenti”. In un contesto storico in cui il problema dei rifugiati è ancor più acuito a causa della guerra in Ucraina e rischia di aggravarsi sempre di più se non si scongiura la possibile crisi alimentare si vuole celebrare il coraggio di tutte le persone che sono costrette ad abbandonare il loro Paese e ribadire con forza il diritto dei rifugiati ad essere accolti, tutelati e protetti indipendentemente dalla loro provenienza.

“L’Italia contribuisce con responsabilità al dovere morale e giuridico di solidarietà, assistenza e accoglienza dei rifugiati, assicurando pieno sostegno all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite e promuovendo nelle sedi europee un impegno incisivo e solidale in materia di migrazioni e asilo. L’azione a favore dei rifugiati va rafforzata ora, nei momenti di accentuata crisi, secondo quell’approccio multilaterale, del quale l’Italia è storica e convinta sostenitrice”, ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla tavola rotonda.

Nel discorso di Mattarella un passaggio è stato riservato anche alla necessità di accogliere i profughi, accentuata in questo periodo storico, così come previsto dalla Carta Costituzionale. “La cronaca internazionale ci presenta costantemente la drammatica attualità della condizione dei rifugiati. Il diritto internazionale e la nostra Costituzione prevedono forme specifiche di protezione per quei milioni di donne, uomini e bambini costretti da conflitti armati, discriminazioni, violazioni e abusi dei loro diritti e libertà fondamentali, a fuggire dal proprio paese alla ricerca di un presente e di un futuro migliori”, ha sottolineato il Capo dello Stato.

Mattarella ha, poi, ringraziato tutti gli operatori, dal personale della Pubblica amministrazione a coloro che in prima persona si occupano di protezione internazionale e accoglienza. “Desidero manifestare  la riconoscenza della Repubblica a quanti si adoperano per alleviare le sofferenze e garantire l’accesso dei profughi ai servizi di base. Un attestato di riconoscenza che va anche ai moltissimi concittadini che con grande umanità e dedizione hanno fornito, soprattutto nelle settimane successive all’aggressione russa all’Ucraina, un contributo fondamentale nell’assistenza e accoglienza dei rifugiati. Nel loro operato si rispecchiano i valori della nostra Costituzione”, ha concluso il Presidente della Repubblica.

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