Gran Bretagna, accordo nei Tory: Johnson rinuncia a correre e spalanca le porte a Rishi Sunak

di Mario Tosetti

Dopo ore tormentate la Gran Bretagna forse è più vicina ad avere un nuovo Primo Minmistro. Dopo le dimissioni di Liz Truss l’ex ministro dell’Economia, Rishi Sunak, che era stato sconfitto da Truss alle ultime primarie per la leadership dei Tory, ha ufficialmente confermato la sua candidatura per porsi alla guida del partito conservatore e, dunque, del governo del Regno Unito.

L’annuncio Sunak lo fa attraverso un post su Twitter in cui ha scritto: “Il Regno Unito è un grande Paese, ma stiamo affrontando una profonda crisi economica. Ecco perché mi candido per essere il leader del Partito conservatore e il prossimo primo ministro. Voglio rilanciare la nostra economia, unire il nostro partito”.

In un primo momento Boris Johnson avava dimostrato di volersi candidare ma poi ha annuciato il suo ritiro spiegando che i numeri a sua disposizone non erano sufficienti a garantire al paese una guida sicura. A Londra, nei palazzi del potere, c’è anche chi sostiene che a seguito di un incontro tra Sunak e Johnson i due possano aver optato per un’intesa eventualmente da allargare anche alla ministra Penny Mordant, che è stata la prima ad annunciare di essere pronta a candidarsi per la leadership dei conservatori. L’ eventuale intesa dovrebbe di fatto consentire all’ex cancelliere di presentarsi come candidato unico alla scadenza dei termini per cui le primarie si concludano con un’elezione senza votazione.

A questo punto sembra proprio che Rishi Sunak possa dunque avere le porte spalancate in questra difficile ascesa alla guida della Gran Bretagna, in quanto può contare su un sostegno molto ampio di  parlamentari raggiunto proprio grazie all’accordo con . Boris Johnson, che per parte sue si  ritiene ne possa contare almeno 53, e con Penny Mordaunt che, invece, sembra abbia circa 23 sostenitori.

Di rilievo in questa propabile nuova elezione sono anche le origini indiane di Sunak, che è nato a Southampton, nellHampshire, da genitori entrambi indù emigrati dall’Africa orientale. Il padre, Yashvir, è infatti nato in Kenya, la madre, Usha, è nata in Tanzania. I suoi nonni erano nati nel Punjab, in India, ed emigrarono dall’Africa orientale con i loro figli nel Regno Unito negli anni ’60. Utile anche ricordare che Sunak appartiene ad una famiglia molto ricca, da tempo inserita nel sistema di potere britannico ed autorevole rappresentante della “Global Britain”, vale a dire quella fetta di nomenclatura che ha origini nell’ex impero britannico e che oggi si batte per una ripresa del sistema di relazioni figlio di quel mondo come modo per uscire dall’isolamento post brexit e per dare forza alla fase di rilancio di cui il Paese necessita.

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