di Mario Tosetti
Al via il green pass i Presidenti delle Istituzioni Ue nelle persone di David Sassoli per il Parlamento, Ursula von der Leyen per la Commissione e Antonio Costa per il Consiglio Ue hanno firmato il regolamento istitutivo del Certificato Covid digitale che sarà in vigore dal prossimo 1 Luglio.
Scopo del certificato è consentire gli spostamenti all’interno dell’Ue, esonerando coloro che hanno il Green Pass da test e/o quarantene quando viaggiano all’interno dell’Ue. Dal 1 Luglio ogni cittadino Ue potrà viaggiare liberamente in tutti i territori comunitari con il Green Pass che viene rilasciato a chi è stato vaccinato, sia guarito dal Covid o si sia sottoposto a un tampone molecolare o antigenico e sia negativo.
Il certificato sarà rilasciato dalle autorità nazionali gratuitamente, in formato digitale o cartaceo e riporterà un Qr code che consentirà di verificarne l’autenticità in tutta Europa. Qualora il certificato sia emesso da Stati membri o regioni la normativa europea prevede un periodo di 6 settimane affinchè i modelli di green pass siano uniformati a quello europeo.
Il Gateway, la piattaforma informatica Ue che rende possibile il Pass e che fornisce le chiavi digitali che consentono la validità transfrontaliera, è operativo da inizio mese e alcuni Paesi hanno già iniziato a rilasciare certificati: finora ne sono stati emessi oltre un milione. Se ottenere il Pass sarà un diritto, il suo utilizzo potrà però variare in qualche misura da Stato a Stato.
Le norme varieranno per il rilascio del Green pass sono, inoltre, subordinate alla causa che autorizza a richiederne il rilascio. Per i vaccinati il certificato verde sarà valido dopo 14 giorni dalla seconda dose di vaccino anti-covid o dall’unica dose per il vaccino J&J. A far data da tale giorno le persone vaccinate potranno circolare liberamente nei territori dell’Unione. La stessa regola vale anche per coloro che sono guariti dal covid e hanno ricevuto una sola dose di vaccino, ritenuta sufficiente ad essere protetti dal contagio.
Le normative degli Stati membri in proposito potrebbero essere parzialmente diverse in quanto ogni Stato potrebbe decidere di subordinare il rilascio del certificato anche alla somministrazione di un’unica dose.
Si sottolinea, inoltre, che il pass vale per i cittadinI Ue vaccinati con i vaccini approvati dall’ Ema. Tuttavia singoli Stati membri potranno decidere di riconoscere e autorizzare il rilascio del pass anche per chi sia stato vaccinato con altri sieri come quello russo, Sputnik.
Anche coloro che sono guariti dal Covid dovrebbero poter circolare liberamente in tutti i paesi comunitari senza necessità di sottoporsi a tamponi o quarantene per i 180 giorni successivi al test con il quale si è rilevato il contagio. La validità del certificato è a partire da 11 giorni dopo il test che, invece, attesta la guarigione.
Coloro che, invece, non si sono nè vaccinati nè sono guariti dal Covid l’unico strumento resta il tampone. Ogni paese stabilisce la validità autonomamente per i test Pcr o molecolari la validità è di 72 ore, mentre per quelli rapidi antigenici è di 48 ore. Quelli rapidi, considerati sempre più affidabili, vengono raccomandati, ma gli Stati sono liberi di scegliere se accettarli o no ai fini del Pass.
Secondo la normativa europea per evitare di separare i nuclei familiari alla frontiera, i figli minorenni che viaggiano con genitori in possesso di Green pass sono esentati dall’obbligo di quarantena. I bambini sotto i 6 anni di età sono esentati anche dai test: quelli dai 6 anni in su, però, dovranno sottoporsi a test per ottenere il pass.
Infine viene istituito un meccanismo definito “freno d’emergenza” secondo cui gli Stati dell’Ue non potranno imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati, come quarantena, autoisolamento o test, “a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”.
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