Guerra Ucraina: bombe russe su Kherson, sterminata una famiglia. La condanna della Francia

Il Ministro Difesa ucraino denuncia: “Siamo Paese più minato al mondo”. Intanto la controffensiva continua: Kiev attacca ancora Crimea, le regioni russe e avanza verso il Mar D’Azov. Dura presa di posizioni di Parigi per gli attacchi russi contro i civili definiti “inaccettabili”

di Carlo Longo

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (foto) ha pronunciato un discorso serale per esprimere la sua determinazione a contrastare l’aggressione russa. Zelensky ha dichiarato: “Ogni occupante sarà sconfitto, ogni unità di equipaggiamento russo sarà distrutta, il fuoco avvampante nei quartier generali e nei depositi, il fumo eloquente che si leva dai ponti della Crimea e oltre: tutto ciò dimostra che non lasceremo alcun crimine della Russia senza una risposta adeguata”.

Il presidente ha lodato il coraggio e l’impegno dei soldati ucraini che combattono con determinazione lungo il fronte, dalla regione di Kharkiv a quella di Kherson. Ha sottolineato che ogni successo ottenuto sul campo contribuisce a ripristinare la giustizia in Ucraina.

Intanto la Francia, con una dura presa di posizione, ha dichiarato la sua indignazione riguardo ai recenti attacchi russi che hanno colpito la regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina. Questi attacchi hanno portato alla tragica perdita di vite umane, di una famiglia intera, oltre sette civili, tra cui un neonato e un dodicenne. Il portavoce del ministero degli affari esteri francese ha rilasciato una dichiarazione ufficiale, affermando che “i nuovi attacchi contro le popolazioni civili dimostrano ancora una volta la totale indifferenza della Russia per i principi fondamentali del diritto umanitario internazionale, che ha violato in modo evidente e reiterato”.

La violenza che ha colpito in particolare i più vulnerabili, i bambini, ha sollevato una condanna unanime. Secondo il procuratore ucraino, centinaia di bambini sono stati uccisi dall’inizio dell’aggressione russa contro l’Ucraina. Il ministro degli esteri francese Catherine Colonna ha definito questi attacchi “inaccettabili” e ha sottolineato che costituiscono “crimini di guerra” che non devono rimanere impuniti. La Francia ha assicurato che lavorerà in stretta collaborazione con i suoi partner internazionali per garantire che i responsabili vengano giudicati e per porre fine all’impunità per tali atrocità.

Presidente ucraino Zelensky: “Non lasceremo crimini russi senza risposta”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pronunciato un discorso serale per esprimere la sua determinazione a contrastare l’aggressione russa. Zelensky ha dichiarato: “Ogni occupante sarà sconfitto, ogni unità di equipaggiamento russo sarà distrutta, il fuoco avvampante nei quartier generali e nei depositi, il fumo eloquente che si leva dai ponti della Crimea e oltre: tutto ciò dimostra che non lasceremo alcun crimine della Russia senza una risposta adeguata”.

Il presidente ha lodato il coraggio e l’impegno dei soldati ucraini che combattono con determinazione lungo il fronte, dalla regione di Kharkiv a quella di Kherson. Ha sottolineato che ogni successo ottenuto sul campo contribuisce a ripristinare la giustizia in Ucraina.

Tensioni nel Mare di Barents: Esercitazioni militari russe preoccupano la Norvegia

Nel Mare di Barents, tra la costa settentrionale della Norvegia e le isole Svalbard, si stanno svolgendo esercitazioni militari russe di ampia portata. Coinvolgendo un imponente contingente composto da 20 navi, 8000 soldati, sottomarini e caccia bombardieri, queste operazioni si svolgono nelle acque internazionali della Zona Economica Esclusiva norvegese. Questa zona è di grande importanza per i pescatori norvegesi, i quali hanno espresso preoccupazione per le esercitazioni in corso.

Le autorità norvegesi non hanno ancora richiesto che le esercitazioni vengano interrotte. Tuttavia, i pescatori locali temono che le attività militari possano influenzare negativamente la loro attività. Mentre il diritto del mare consente agli Stati di condurre esercitazioni in acque internazionali, la situazione sta destando preoccupazioni per le conseguenze sulle attività civili e la sicurezza nella regione.

Crisi umanitaria in Ucraina: Bambini in pericolo

La situazione umanitaria in Ucraina continua a deteriorarsi, mettendo a rischio la vita di milioni di bambini. Secondo l’Unicef Italia, i dati disponibili indicano che oltre 500 bambini sono stati uccisi e più di 1100 feriti nel conflitto in corso. Tuttavia, queste cifre potrebbero essere sottostimate, e si teme che il vero numero delle vittime infantili sia ancora più elevato.

Oltre 6,3 milioni di bambini ucraini si trovano in una situazione di grande vulnerabilità, tra quelli intrappolati nelle zone di conflitto, quelli sfollati internamente e quelli costretti a fuggire come rifugiati. Molti di loro sono separati dalle loro famiglie, esposti a sfruttamento e abusi. Le infrastrutture civili, inclusi ospedali, scuole e rifugi, sono state gravemente colpite dagli attacchi, con oltre 1000 strutture sanitarie danneggiate o distrutte.

Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia, ha espresso profonda preoccupazione per la situazione e ha fatto un appello urgente per porre fine al sofferenza dei bambini. Ha fatto eco alle speranze di molti, auspicando che una soluzione pacifica possa essere raggiunta al più presto per mettere fine a questa crisi umanitaria.

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