I tre fratelli Elkann querelano il marchese Antinori: “Nei nostri confronti accuse infondate”

Le considerazioni rilasciate da Antinori nel corso di un’intervista con ‘Il Fatto Quotidiano’, in cui accusa i fratelli Elkann di aver costretto Marella Agnelli a trasferirsi a Lauenen, vengono considerate false e diffamatorie, spingendo i legali Elkann a intraprendere azioni legali

di Mario Tosetti

Avvocati che rappresentano John, Ginevra e Lapo Elkann hanno esposto una denuncia contro Lodovico Antinori, rinomato imprenditore del vino e storico amico della famiglia Agnelli, a seguito di alcune dichiarazioni apparse in un’intervista pubblicata sul ‘Il Fatto Quotidiano’. In quelle righe, Antinori affermava che Marella Agnelli sarebbe stata costretta a lasciare il suo amato St. Moritz per trasferirsi a Lauenen. Le infondate affermazioni di Antinori sono state giudicate dai legali degli Elkann come calunniose, motivo del loro mandato di querela.

Secondo Antinori, l’allontanamento di Marella Agnelli dalla sua dimora preferita sarebbe stata una decisione dei fratelli Elkann. Antinori sostiene che Marella, “nel periodo di St. Moritz era vicina a quel che richiede la legge in fatto di residenza perché effettivamente lei ci stava bene e ci andava, mentre a Lauenen no, non l’amava e ci stava due mesi all’anno”. Insomma, sostiene il marchese Antinori, “per me l’hanno forzata ad andarci”. La residenza di St Moritz è poi passata a John Elkann e quella di Lauenen a Ginevra, lasciando emergere il sospetto di uno spostamento coatto.

La situazione si sviluppa mentre gli accertamenti fiscali sul patrimonio di Marella Agnelli, defunta nel 2019, proseguono da parte della procura di Torino e della guardia di finanza. L’inventario dei beni sta ancora avanzando, con l’individuazione di articoli di potenziale interesse che non hanno ancora potuto essere presi in consegna, tra cui opere d’arte di grande valore.

A seguito di un’appello presentato dai difensori di John Elkann e di Gianluca Ferrero, i giudici sono tenuti a depositare vari documenti dell’indagine prima dell’udienza. Questa ‘discovery’ parziale si concentrerà sui documenti alla base del decreto di perquisizione. Uno degli interrogativi che gli avvocati porranno ai giudici riguarderà la valutazione dell’esistenza di più prove del necessario in relazione all’accusa di ‘dichiarazione infedele dei redditi’.

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