Il Cdm ha approvato nuove misure di sostegno contro il caro bollette. Nuovi emendamenti al decreto milleproroghe

di Carlo Longo

Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità un nuovo consistente pacchetto di misure di sei miliardi da destinare a contrastare il caro bollette, sostegni all’automotive, con uno stanziamento di 800 milioninel 2022 in un fondo unico pluriennale che poi salirà a un miliardo l’anno, correttivi al decreto Sostegni ter in ambito Superbonus 110% e un fondo di 15 milioni a sostegno dei familiari dei professionisti sanitari deceduti per Covid.

Per quanto riguarda l’energia il governo adotterà le misure senza ricorrere allo scostamento di bilancio raggiungendo la somma si 5,8 miliardi più della metà dei quali sono destinati all’azzeramento degli oneri di sistema per il secondo trimestre dell’anno in corso. Invece, per le famiglie che hanno il bonus sociale si auspica l’azzeramento dell’aumento dell’energia attraverso uno stanziamento da 500 milioni di euro. Inoltre dovrebbe essere ridotta al 5% l’Iva sul gas e dovrebbero essere varate normative volte a semplificare ed incentivare il ricorso alle rinnovabili e per l’aumento della produzione e lo stoccaggio del gas naturale oltre che stanziati 1, 2 miliardi di crediti di imposta per le imprese.

Sono stati, poi, stanziati 400 milioni di euro per le spese Covid delle regioni ma anche per frenare l’aumento del costo dell’energia per ospedali e strutture sanitarie. E’ stato incrementato di 5 milioni, oltre ai 10 originari, il fondo a favore dei familiari di medici, personale infermieristico e operatori socio-sanitari colpiti dalla pandemia. Ulteriori interventi riguardano l’erogazione di fondi ai comuni per coprire gli extra-costi (350 milioni) e risorse destinate agli impianti sportivi e in particolare alle piscine, tra le più colpite dal mix tra restrizioni Covid e caro-bollette. Sono infine previsti interventi in favore del settore dell’autotrasporto, un incentivo al biocarburante e alla produzione di idrogeno, aiuti alle piccole-medie imprese per il credito agevolato.

L’approvazione delle misure di sostegno interviene dopo le votazioni notturne delle commissioni congiunte Bilancio e Affari costituzionali alla Camera durante l’esame delle modifiche al decreto Milleproroghe. Contro il parere dell’esecutivo sono passati gli emendamenti che prevedono il dietrofront sul tetto al contante e sull’Ilva, così come sono state approvate norme sulle graduatorie della scuola e i test sugli animali.

Per i pagamenti in contanti  l’emendamento al decreto Milleproroghe è stato approvato per un solo voto con il parere contrario del Governo. La modifica sposta l’entrata in vigore del limite a 1.000 euro per i pagamenti in contanti a gennaio 2023. Significa che per il 2022 tornano in vigore le vecchie regole (e sanzioni), che prevedono la soglia massima per le transazioni cash a 2.000 euro.

Per quanto riguarda le cartelle esattoriali è stato approvato l’emendamento che consente di chiedere una nuova rateizzazione delle cartelle per i decaduti dalla pace fiscale per cui  i carichi contenuti nei piani di rateizzazione decaduti potranno essere nuovamente dilazionati. La richiesta va presentata tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2022, fino a un massimo di 72 rate. Il decreto Milleproroghe introduce, poi, il bonus psicologico  per il quale occorrerà definire modalità di funzionamento e importi, ma potrebbero dipendere dal valore ISEE.

Varie proroghe sono inerenti la PA, nel dettaglio è concesso un anno in più per indire i concorsi ancora non operativi anche se finanziati ed anche le graduatorie saranno valide per tutto il 2022. Sono, inoltre, erogate più risorse per il reclutamento nei ministeri ed è previsto un concorso straordinario entro il 16 giugno volto al reclutamento per la scuola di docenti precari con 36 mesi di servizio.

Sono stati stanziati 42,7 milioni per prorogare la cassa integrazione nei grandi stabilimenti industriali d’interesse strategico nazionale. Gli aiuti alle imprese del Quadro temporaneo di aiuti di Stato (Temporary Framework-Covid) sono prorogati per altri sei mesi. Le garanzie sui prestiti alle imprese sono oggetto di proroga fino al 30 giugno 2022. Stessa scadenza per il termine per finanziamenti agevolati e contributi ai costi fissi. Inoltre, sempre nell’ambito degli aiuti alle imprese, viene prorogato per un anno il Fondo nuove competenze, creato per favorire la riconversione delle aziende più colpite dalla crisi post-Covid, a meno che non arrivino istruzioni differenti da parte del Ministro dell’Economia.

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