Il Papa in sedia a rotelle lava i piedi a 12 detenute: “Dio non smette mai di perdonare”

Francesco è tornato a Rebibbia per aprire il Triduo pasquale

Per le celebrazioni del giovedì santo papa Francesco ha scelto il penitenziario femminile di Rebibbia, nella periferia di Roma. Le detenute che fanno parte del coro desiderano fare un’ottima impressione su Francesco. Sono loro, insieme a guardie, volontari e suore appartenenti all’Ordine Virginum (francescane, domenicane), impegnate in queste mura nel loro apostolato, a distribuire libretti, ad organizzare le sedie e il cesto contenente finocchi, cipolle, carciofi e altri ortaggi coltivati dalle detenute stesse nella serra interna del penitenziario, da donare al Papa. Oltre 200 sedie sono state disposte sul campo da calcio, dove la squadra del carcere gioca e dove si tengono i corsi per diventare allenatrici.

La tenda bianca, dove il Papa nonostante la sedia a rotelle- ha compiuto il toccante gesto della Lavanda dei Piedi – un gesto con il quale “Gesù ci insegna l’importanza del servizio”, come affermato nell’omelia -a 12 donne di nazionalità, età e credo religioso differenti, è invece lo spazio in cui si svolgono eventi culturali, cerimonie e premiazioni.

“Gesù non si stanca mai di perdonare. Siamo noi a stancarci di chiedere perdono. Preghiamo oggi il Signore per la grazia di non stancarci mai. Ognuno di noi ha le proprie cadute, piccole e grandi: ognuno ha la propria storia, ma il Signore ci attende sempre a braccia aperte e non si stanca mai di perdonare”, ha detto Papa Francesco spontaneamente durante la messa in Coena Domini con le detenute del penitenziario di Rebibbia.

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