Inail, aumentano le morti sul lavoro: nei primi cinque mesi del 2024 sono morte 369 persone

Si tratta del 3,1% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche le patologie di origine professionale denunciate sono aumentate, raggiungendo le 38.868, con un incremento del 24,0%

Lo studio della UIL ha denunciato una situazione drammatica per quanto riguarda le morti sul lavoro, confermata dai dati dell’INAIL. Nei primi cinque mesi del 2024, le denunce di infortunio con esito mortale sono state 369, un incremento del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, influenzato in particolare dagli incidenti mortali plurimi. Anche le patologie di origine professionale denunciate sono aumentate, raggiungendo le 38.868, con un incremento del 24,0%.

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate entro maggio 2024 sono state 251.132, segnando un aumento del 2,1% rispetto a maggio 2023, ma una diminuzione del 22,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo aumento riguarda in particolare gli incidenti avvenuti durante il tragitto casa-lavoro. A livello nazionale, l’INAIL segnala un incremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 271 a 286, e un calo di quelli in itinere, da 87 a 83. I settori più colpiti sono l’Industria e servizi, l’Agricoltura e il Conto Stato.

Dal punto di vista territoriale, si registrano aumenti al Sud, nelle Isole e nel Nord-Est, mentre calano i casi al Centro e nel Nord-Ovest. Le regioni con i maggiori aumenti sono l’Emilia Romagna, la Campania, la Calabria e la Sicilia, mentre le diminuzioni più evidenti si riscontrano in Veneto, Marche, Abruzzo, Umbria e Friuli-Venezia Giulia.

Le morti sul lavoro aumentano sia tra gli uomini che tra le donne. Le denunce mortali tra gli uomini sono passate da 331 a 340, mentre quelle tra le donne da 27 a 29. Diminuiscono le denunce dei lavoratori italiani, passando da 296 a 290, mentre aumentano quelle degli extracomunitari e dei comunitari. Analizzando le classi di età, si notano incrementi tra i 35-39enni, i 45-59enni e i 65-69enni, con riduzioni tra gli under 35, i 40-44enni, i 60-64enni e gli over 69 anni.

L’INAIL precisa che al 31 maggio 2024 risultano quattro denunce di incidenti plurimi, per un totale di 19 decessi, mentre nei primi cinque mesi del 2023 erano cinque denunce per un totale di 10 decessi. Il Ministero del Lavoro sottolinea che i dati dell’INAIL sono provvisori e riflettono criteri ampi che includono anche i casi di Covid e gli incidenti in itinere, nonché le denunce degli studenti under 15. È necessario un periodo di tempo più lungo per una valutazione completa e accurata del fenomeno.

Il Ministero evidenzia che la crescita delle denunce di infortunio è in parte dovuta all’aumento dell’occupazione, che ha visto un incremento di oltre 500.000 occupati in un anno. Inoltre, il brusco calo delle denunce all’inizio del 2023 è stato influenzato dalla diminuzione dei contagi da Covid-19 rispetto al 2022. Rispetto al 2019, anno pre-pandemia, i dati del 2024 mostrano comunque una diminuzione del 6,8%.

Infine, il Ministero del Lavoro segnala un incremento del 20% delle denunce di infortunio per le persone sotto i 15 anni, attribuibile all’aumento degli infortuni tra gli studenti, conseguenza delle disposizioni del “Decreto Lavoro” che ha esteso la copertura assicurativa INAIL a tutto il personale scolastico e agli studenti. Si registra anche un aumento degli infortuni in itinere, ovvero nel tragitto casa-lavoro e viceversa.

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