L’incontro è propedeutico alle consultazioni in vista dell’ adozione dell’Agenda Strategica UE 2024-2029, che sarà uno dei principali temi del summit dei 27 di fine giugno
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha accolto il Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, a Palazzo Chigi per discutere delle consultazioni in corso in vista dell’adozione dell’Agenda Strategica UE 2024-2029, che sarà uno dei principali temi del summit dei 27 di fine giugno, potenzialmente l’ultimo per gli attuali vertici comunitari. L’obiettivo di Michel è far sì che il documento funga da guida per la politica europea nei prossimi cinque anni.
Secondo una nota di Palazzo Chigi, tra le priorità future dell’Unione Europea individuate dall’Italia vi è il potenziamento della competitività e della resilienza economica europea, la gestione congiunta del fenomeno migratorio, la collaborazione in materia di sicurezza e difesa, nonché la politica di allargamento.
In particolare, Meloni ha evidenziato il settore agricolo come una delle “risorse competitive dell’Unione su cui investire”, auspicando una rapida attuazione della revisione della Politica Agricola Comune e delle misure volte ad alleviare la pressione finanziaria sugli agricoltori, concordate al Consiglio Europeo di marzo.
La premier ha anche sottolineato la necessità di assicurare risorse comuni adeguate per sostenere tali investimenti, come prerequisito per raggiungere gli obiettivi fissati.
Durante il colloquio, durato circa un’ora, si è discusso anche dei futuri assetti europei e degli incarichi di vertice. Michel si è detto soddisfatto dell’incontro, sottolineando l’importanza della competitività come tema centrale all’ordine del giorno. Ha inoltre ribadito il supporto per gli sforzi volti ad affrontare la questione migratoria, evidenziando il recente voto del Parlamento europeo sul Patto per l’asilo come rafforzamento degli strumenti disponibili.
L’Agenda Strategica UE 2024-2029, oggetto del tour di Michel tra le capitali europee, si articola su tre principali titoli: “un’Europa forte e sicura, un’Europa prospera e competitiva, un’Europa libera e democratica”.
Tra i punti chiave figurano un approccio integrato alla competitività, il potenziamento della sicurezza e della difesa, la salvaguardia dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali, nonché la transizione verso un’economia verde e l’indipendenza energetica.
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