Incontro tra Biden e Johnson, pronti ad una nuova Carta Atlantica

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di Corinna Pindaro

biden-johnsonIl presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il premier britannico Boris Johnson si sono incontrati  privatamente prima del G7 a Carbis Bay, in Cornovaglia. Si sono dichiarati pronti a firmare una nuova Carta Atlantica, una versione del 21esimo secolo dell’accordo del 1941 tra Winston Churchill e Franklin D. Roosevelt, documento che ha contribuito a gettare le basi per le Nazioni Unite e la Nato.  Il governo britannico ha fatto sapere che i due leader si impegneranno a lavorare insieme per obiettivi tra cui più democrazia, maggiore sicurezza e commercio più libero e istituiranno una task force volta a fare ripartire i viaggi tra le due nazioni, interrotti dalle restrizioni della pandemia.

Biden e Johnson vogliono assumere la leadership della campagna vaccinale globale, forti del successo delle campagne vaccinali  realizzate tanto in Usa che Uk. Gli Usa hanno intenzione di divenire leader della distribuzione dei vaccini nel mondo acquistando 500 milioni di dosi Pfizer/BioNtech da donare a circa 100 paesi nei prossimi due anni, il Regno Unito si unirà all’impegno di vaccinare il mondo entro la fine del 2022.  Si ci domanda come reagiranno tutti gli altri leader mondiali in relazione a questa alleanza angloamericana. Il dato chiaro è che, mentre ad oggi i due paesi vogliono comprare e donare le dosi per i paesi più poveri non hanno mostrato tanta benevolenza in relazione a tutti gli altri paesi in quanto sia Usa che Uk hanno, in primo luogo,  vaccinato esclusivamente la loro popolazione senza esportare.

“Non possiamo tenere per noi tutta la produzione di vaccini, l’Europa ha dimostrato che è possibile vaccinare la popolazione e anche esportare”, sostienela presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen parlando al Parlamento europeo, aggiungendo :“Se tutti gli altri ci avessero seguito, ora il mondo sarebbe diverso”. Von der Leyen si riferiva alla proposta di Biden di sospendere i diritti di proprietà sui brevetti, sapendo che presto gli Usa aspirano a porsi alla guida della campagna vaccinale globale, cosa che dati i trascorsi fa storcere il naso all’Unione europea.

Mentre in America e in Inghilterra si vaccinava, per tutta la prima parte del 2021, esclusivamente la rispettiva popolazione in Europa si è avuto un vero e proprio problema legato all’approvviggionamento, con i ritardi ben noti, mentre l’azienda anglo-svedese AstraZeneca non rispettava le consegne stabilite nei contratti. Nonostante ciò dall’Ue sono state e inviate oltre 300 milioni di dosi all’estero, principalmente verso paesi dell’Asia e dell’America Latina, e anche al programma Covax per i paesi a basso reddito. Quindi, prima di assumere la leadership della vaccinazione globale, Biden e Johnson dovranno quanto meno riconoscere l’operato, certamente più altruistico, europeo.

Punto nodoso dell’incontro: l’ Irlanda del Nord. Biden sottolinea con orgoglio le sue radici irlandesi,  e da  oppositore della Brexit, spingerà affinchè la Gran Bretagna -impegnata in un difficile negoziato con l’Ue- non metta a repentaglio il cosiddetto accordo del Venerdì Santo che ha garantito per molti anni una convivenza pacifica sull’isola.

 

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