Dopo mesi di stallo, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha dato il via libera a un massiccio pacchetto di aiuti destinati a paesi alleati impegnati in crisi militari. Le misure includono anche il divieto di TikTok e l’utilizzo degli asset russi congelati, estendendosi fino alle questioni di immigrazione
di Robert Crowe
Alla fine Washington ha rimesso mano al portafoglio per aiutare i suoi alleati impegnati in aree di crisi militari. Con un consenso trasversale che unisce le forze bipartisan, la Camera dei Rappresentanti degli USA ha superato mesi di impasse approvando importanti disegni di legge che prevedono aiuti per un totale di 95 miliardi di dollari a favore di Kiev, Israele e Taiwan. Il pacchetto legislativo comprende, oltre agli aiuti, diverse altre misure che vanno dal bando della piattaforma social TikTok all’utilizzo degli asset russi congelati, toccando anche temi caldi come l’immigrazione.
Il segmento più sostanzioso del pacchetto è destinato all’Ucraina, con un impegno di 60 miliardi di dollari. Il Pentagono è già al lavoro per preparare il primo lotto di forniture, che includerà munizioni di artiglieria — in particolare quelle da 155 mm — e sistemi di difesa aerea come i missili Patriot, essenziali per Kiev per fronteggiare l’intensificarsi delle operazioni militari russe.
Questo importante passo legislativo è stato accolto con grande entusiasmo da Volodymyr Zelensky, Presidente dell’Ucraina, che ha esultato per una decisione “che mantiene la storia sulla strada giusta”, sottolineando l’importanza della democrazia e della libertà, valori che “avrebbero sempre un significato globale” e non tramontano finché gli Stati Uniti continuano a sostenerli.
Anche Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, ha espresso il suo plauso per il nuovo pacchetto di aiuti, definendolo un fattore di maggiore sicurezza sia per l’Europa che per il Nord America, evidenziando l’importanza della solidarietà internazionale in tempi di crisi
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