La Corte internazionale dell’Aja chiede a Israele di fermare l’attacco a Rafah

“Nel rispetto della Convenzione internazionale per la prevenzione del genocidio, Israele deve immediatamente fermare la sua offensiva militare e ogni altra azione nel governatorato di Rafah, che potrebbe infliggere alla popolazione palestinese di Gaza condizioni di vita tali da portare alla loro distruzione fisica, totale o parziale”. Lo ha dichiarato Nawaf Salam, il presidente della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja annunciando la decisione presa oggi dalla Corte con una maggioranza di 13 voti contro 2, con opposizione solo dei giudici di Uganda e Israele, secondo cui a Rafah si nasconderebbero molti leader di Hamas e sarebbero tenuti prigionieri  numerosi ostaggi.

A sollecitare con urgenza il provvedimento il Sudafrica. Lo  Lo scorso gennaio  la Corte aveva emesso un primo verdetto, ordinando allo Stato ebraico di adottare misure “efficaci e immediate” per prevenire il rischio di genocidio a Gaza. “Nel rispetto della Convenzione internazionale per la prevenzione del genocidio, Israele deve immediatamente fermare la sua offensiva militare e ogni altra azione nel governatorato di Rafah, che potrebbe infliggere alla popolazione palestinese di Gaza condizioni di vita tali da portare alla loro distruzione fisica, totale o parziale”, ha dichiarato il presidente della Corte Nawaf Salam.

La sentenza odierna richiede anche a Israele di permettere l’ingresso degli aiuti umanitari attraverso il valico di Rafah, di garantire l’accesso senza impedimenti agli investigatori della Corte per raccogliere prove di possibili crimini di guerra, e di riferire sui progressi entro un mese. Inoltre, la Corte ha ingiunto a Hamas di liberare “immediatamente e incondizionatamente” gli ostaggi ancora detenuti a Gaza dal 7 ottobre 2023, esprimendo gravi preoccupazioni per il loro destino.

Immediata la reazione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che  ha convocato una riunione con i suoi ministri, per preparare una risposta. Il ministro per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, ha reagito duramente, definendo la sentenza della Corte “irrilevante” e ha chiesto un’intensificazione della pressione militare e la completa distruzione di Hamas. Al contrario, Hamas ha accolto con favore la decisione della Corte su Telegram.

 

 

 

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati