La manovra approda al Senato, la votazione è attesa per il 29 dicembre alle ore 12.00

La manovra approva blindata in Senato, i tempi sono strettissimi. Le opposizioni hanno occupato la Commissione bilancio. La votazione è attesa per il 29 dicembre alle ore 12, giorno in cui la premier terrà il suo discorso di fine anno

di Corinna Pindaro

Dopo l’approvazione della Camera della manovra economica con 197 sì e 129 no, la manovra il 27 dicembre è arrivata blindata all’esame del Senato. I tempi sono strettissimi e si sta facendo di tutto per evitare l’esercizio provvisorio. Intanto, però, se da un lato la maggioranza ancora risente del pressing dei partiti per migliorare alcune misure della finanziaria dall’altro le opposizioni hanno deciso di occupare la commissione Bilancio.

Le opposizioni, infatti, dopo la richiesta di ridefinire i tempi  per l’esame del disegno di legge di Bilancio, in attesa della risposta del presidente del Senato, Ignazio La Russa, le opposizioni occupano la Commissione. “Il presidente La Russa riconvochi la capigruppo. E’ vero che la relazione tecnica – del Mef- è arrivata intorno alle 17 in Commissione Bilancio ma bisogna dare del tempo congruo per avere un ordine del giorno comune. Non stiamo facendo ostruzionismo, nè vogliamo rischiare l’esercizio provvisorio. Chiediamo solo di dare dignità alla discussione, ci sarebbe tutta la giornata di domani e poi si potrebbe votare giovedì”, ha affermato Simona Malpezzi, capogruppo Pd al Senato, accompagnata nell’appello dalle omologhe Barbara Floridia e Raffaella Paita, per M5S e Terzo Polo.

Il voto finale, così, è slittato: dal 28 dicembre inizialmente previsto si è passati al 29, giorno in cui la votazione è prevista per le 12.  “La conferenza dei capigruppo ha deliberato all’ unanimità di procedere domani con la discussione generale e di aprire dopodomani alle 9 la seduta con le dichiarazioni di voto, la successiva votazione per appello nominale e poi la votazione finale”, ha annunciato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, prima di sospendere  la seduta. Quel giorno, peraltro, sarà anche quello in cui la premier Giorgia Meloni sarà impegnata con la sua prima conferenza stampa di fine anno.

Al di là delle misure contro il caro energia, nella manovra secondo la maggioranza ci sono una serie di novità che danno un segnale della visione dell’esecutivo, dalla flat tax per gli autonomi allo stop alla legge Fornero con l’introduzione di Quota 103, dalla stretta al Reddito di cittadinanza alla tregua fiscale. Qualche capitolo è saltato strada facendo, come la soglia di 60 euro per l’obbligo del Pos.

“Considero questa manovra la migliore possibile nelle condizioni date”, ha detto Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, intervistato da Repubblica.
“Entro la legislatura rimane l’impegno di portare le pensioni minime a mille euro per tutti e alla totale defiscalizzazione e decontribuzione dei nuovi contratti a tempo indeterminato per i giovani”, valuta il leader del partito.
Ciò detto, “nei prossimi mesi dovremo occuparci di altri temi fondamentali sui quali abbiamo chiesto il voto agli italiani”, ha continuato Berlusconi, “penso alla riforma della giustizia, sulla quale il ministro Nordio ha dato indicazioni basate su una solida cultura garantista che è anche la nostra. Penso anche alla riforma burocratica, con l’abolizione del regime delle autorizzazioni preventive, per l’edilizia e per l’avvio delle attività di impresa. Una riforma a costo zero che favorirà gli investimenti e quindi la crescita e la creazione di posti di lavoro. Secondo l’Associazione dei costruttori italiani addirittura un milione in un anno”.

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