La Manovra che incentiva la transizione ecologica arriva alla discussione in Aula

Per quanto riguarda l’iter di approvazione la Commissione Bilancio ha dato mandato al relatore nel testo approvato dal Senato. Sono stati discussi e respinti alcuni emendamenti, dopo la discussione in Aula dovrebbe essere posta la questione di fiducia dal governo che ne blinderà, così, l’esame. L’approvazione definitiva al provvedimento si attende  nella nottata o nella mattinata del 30, appena in tempo per scongiurare l’esercizio provvisorio.
Sono molte e molto importanti le misure contenute nella Manovra 2022. E’ istituito, nel Mise, il Fondo per il sostegno alla transizione industriale del valore di 150 milioni dal 2022 finalizzato a incrementare il sistema produttivo e adeguarlo alle politiche europee. E’ stabilita una proroga di 2 milioni di euro per il credito d’imposta al 15% per l’innovazione tecnologica necessaria alla transizione ecologica e digitale. Rinnovata la Garanzia green con destinazione di 565 milioni per le coperture delle garanzie sui finanziamenti a favore di progetti del Green New Deal, per un impegno massimo della Sace pari a 3 miliardi.

La transizione ecologica permea anche nelle nuove disposizioni in tema di lavoro, sono infatti incentivati progetti formativi e di inserimento nei settori interessati dalla transizione grazie al programma i Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL)

Finalizzato ai contrasti al cambiamento climatico è istituito presso il Mims il “Fondo per la strategia di mobilità sostenibile” con una dotazione di 2 miliardi dal 2021 al 2034. Il fondo servirà a sostenere il rinnovo dei trasporti pubblici dall’acquisto di treni all’idrogeno alla realizzazione di ciclovie, dall’adozione di carburanti alternativi per navi e aerei al rinnovo degli autobus nelle città. Oltre un miliardo e mezzo viene inoltre stanziato nei prossimi 15 anni per le metropolitane di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino, mentre 3,35 miliardi dal 2022 al 2036 sono destinati agli interventi di adeguamento delle strade.

A tutela del clima e con l’obiettivo di rispettare gli impegni internazionali sul tema è stato istituito il “Fondo italiano per il clima” del valore di 840 milioni all’anno dal 2022 al 2026 e 40 milioni dal 2027. Inoltre per fare fronte al programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico sono destinati 50 milioni nel 2023, 100 milioni nel 2024, 150 milioni nel 2025 e di 200 milioni annui dal 2026 al 2035.  Alla tutela delle acque sono destinati 5 milioni all’anno dal 2022 al 2024 e, per la relativa bonifica e monitoraggio degli interventi 15 milioni per i prossimi 3 anni. Alla protezione civile sono stati destinati 50 milioni all’anno dal 2023 al 2027 e 150 milioni sono, invece, destinati alla lotta agli incendi.

(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati