La Russia interromperà i rapporti con la Nato, l’annuncio del ministro degli Esteri Lavrov

di Emilia Morelli

La Russia interromperà i rapporti diplomatici con la Nato a partire dal 1 novembre. Ad annunciarlo è il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov. La motivazione addotta da Lavrov attiene ad un episodio specifico: la decisione dell’Alleanza Atlantica di espellere otto funzionari russi dal proprio quartier generale, accusati di spionaggio e di essere agenti segreti dell’intelligence sotto copertura,  e di ridurre a 10 il numero di posizioni che la Russia può accreditare. La decisione di interrompere qualsiasi rapporto con la Nato è stata definita da Lavrov come “un atto di rappresaglia”.

Una vera e propria ritorsione, dunque, quella Russa che è stata annunciata da Lavrov affermando: “A seguito di alcune misure adottate dalla Nato, non ci sono piu’ le condizioni di base per un lavoro congiunto. Sospenderemo il lavoro della nostra missione ufficiale presso la Nato, compreso il lavoro della nostra rappresentanza militare dal 1 novembre, anche se potrebbero volerci alcuni giorni in più. Il funzionamento dell’ufficio informazioni della Nato a Mosca, creato presso l’ambasciata del Regno del Belgio, sarà chiuso. Se la Nato ha delle domande urgenti, può contattare il nostro ambasciatore in Belgio”.

Il funzionario che aveva comunicato l’allontanamento degli otto presunti agenti sotto copertura si era posto in maniera diametralmente opposta. In quell’occasione il portavoce della Nato aveva, infatti, detto: “La nostra politica nei confronti della Russia rimane coerente. Abbiamo rafforzato la nostra difesa in risposta alle azioni aggressive di Mosca, ma allo stesso tempo rimaniamo aperti a un dialogo significativo”. A tali affermazioni aveva risposto già in prima battuta il vice di Lavrov, Alexander Grushko, il quale aveva accusato la Nato di strumentalizzare una presunta minaccia  per  raggiungere i propri scopi. L’episodio è, comunque, solo la punta dell’iceberg. Le due parti da tempo dissentono del comportamento l’una dell’altra: la Russia non vede di buon occhio la tendenza all’espansione dell’infrastruttura militare della Nato attorno ai propri confini, mentre la Nato rivendica la sua facoltà di espandersi e rafforzarsi considerata la necessità di sicurezza  negli Stati membri vicini alla federazione in conseguenza alla politica russa verso l’Ucraina.

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