Lagarde: “Occorre rimanere vigili, la lotta all’inflazione non è finita”

A pochi giorni dal primo taglio dei tassi effettuato dalla BCE dal 2019, Lagarde ha spiegato che i tassi di interesse resteranno restrittivi “per tutto il tempo necessario ad assicurare la stabilità dei prezzi su base duratura”

CHRISTINE LAGARDE BCE

Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea (BCE), ha recentemente sottolineato che “la lotta contro l’alta inflazione non è ancora finita”. In un articolo sul blog della BCE, Lagarde ha esaminato la situazione attuale e delineato le prossime mosse dell’istituzione, ribadendo l’importanza di mantenere alta la vigilanza nonostante i progressi significativi su diversi fronti. A pochi giorni dal primo taglio dei tassi effettuato dalla BCE dal 2019, Lagarde ha spiegato che i tassi di interesse resteranno restrittivi “per tutto il tempo necessario ad assicurare la stabilità dei prezzi su base duratura”.

Lagarde ha ricordato che, a settembre 2023, l’inflazione era scesa al 5,2%, circa la metà del picco raggiunto l’anno precedente. Inoltre, il rischio di aspettative inflazionistiche elevate tra la popolazione era stato perlopiù superato, consentendo alla BCE di entrare nella “fase di mantenimento” della politica monetaria, in cui i tassi sono stati mantenuti costanti. Ora, con l’inflazione ulteriormente ridotta al 2,6% e proiettata verso il 2% nella seconda metà del prossimo anno, Lagarde ha evidenziato i progressi ottenuti.

Per i cittadini e le imprese, ciò comporterà un costo del denaro inferiore e condizioni più favorevoli per l’indebitamento a fini di investimento. Tuttavia, Lagarde ha avvertito che la strada per eliminare completamente l’inflazione dall’economia sarà ancora lunga e non priva di difficoltà. Ha sottolineato la necessità di mantenere un atteggiamento vigile, impegnato e perseverante, confermando che i tassi di interesse rimarranno restrittivi finché necessario per garantire la stabilità dei prezzi.

Utilizzando un’analogia automobilistica, Lagarde ha spiegato che la situazione attuale è simile a quando un conducente preme il pedale del freno. Tra il 2022 e il 2023, di fronte a un’inflazione galoppante, la BCE ha innalzato i tassi di 4,5 punti percentuali in poco più di un anno. Ora, pur mantenendo il piede sul freno, la BCE sta moderando l’intensità della restrizione. Le future decisioni di politica monetaria, ha concluso Lagarde, dipenderanno dal ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo, dall’allentamento delle pressioni complessive sui prezzi e dall’efficacia continuativa della politica monetaria nel contenere l’inflazione.

In qualità di custodi dell’euro, la BCE si impegna a garantire un’inflazione bassa e stabile, a beneficio di tutti i cittadini europei.

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