Liguria, respinta la mozione di sfiducia a Toti: il centrodestra resta a fianco del governatore

La mozione presentata dalle opposizioni è stata respinta dal Consiglio regionale con 18 voti contro 11

In Liguria, la mozione di sfiducia contro Giovanni Toti è stata respinta dal Consiglio regionale con un voto di 18 a 11. La mozione, presentata dalle opposizioni (PD, Lista Sansa, M5S, Linea Condivisa), chiedeva le dimissioni del governatore agli arresti domiciliari. Tuttavia, la maggioranza ha tenuto saldo il suo supporto a Toti.

Le opposizioni hanno sottolineato il “fallimento di una brutta pagina per la Liguria” e la necessità di nuove elezioni, come dichiarato dai capigruppo di PD e M5S, Luca Garibaldi e Fabio Tosi. Il centrodestra, invece, ha ricompattato le sue file, difendendo a oltranza il governatore e rivelando la strategia per superare la crisi politica: andare avanti giorno per giorno e cercare di resistere fino all’estate, in preparazione di possibili elezioni anticipate all’inizio del 2025.

Durante le sei ore di dibattito in aula, il centrodestra ha messo in scena una dimostrazione di fedeltà al presidente, anche in sua assenza. Alessandro Bozzano, capogruppo totiano, ha letto una lettera di Toti, respingendo le accuse delle opposizioni e rilanciando il discorso politico. Toti ha accusato le forze di minoranza di voler distruggere il “modello Liguria” e di essere inadeguate a guidare la regione.

Le opposizioni, rappresentate anche dall’ex candidato presidente Ferruccio Sansa, hanno attaccato Toti definendolo “un martire dopo aver distrutto la Liguria” e sottolineando che le sue azioni hanno danneggiato la regione. Sansa ha criticato la maggioranza per il disprezzo delle regole e per l’aver mantenuto Toti nonostante le gravi accuse di corruzione e i presunti legami con esponenti di Cosa nostra.

Fuori dall’aula, centinaia di manifestanti hanno chiesto le dimissioni del governatore, mentre i sostenitori di Toti riempivano le tribune del Consiglio per disinnescare le proteste. Il presidente ad interim della Regione, Alessandro Piana, ha dichiarato che tecnicamente possono continuare fino alla fine del mandato, ma politicamente la situazione sarà valutata mese per mese.

Le reazioni dei consumatori alla sospensione dello sciopero sono state contrastanti. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha criticato la sospensione, affermando che il governo ha ceduto alla lobby dei tassisti. D’altro canto, Assoutenti ha accolto positivamente la sospensione, pur avvertendo il governo di non cedere alle pressioni dei tassisti.

Il futuro politico della Liguria rimane incerto, con le opposizioni che chiedono nuove elezioni e la maggioranza che cerca di mantenere la stabilità fino a un eventuale voto anticipato. La questione sarà probabilmente discussa nelle segreterie nazionali dei partiti dopo le elezioni europee, con il destino di Toti ancora in bilico.

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