Liguria: Toti è accusato anche di falso, Cozzani ha negato le accuse e annunciato le sue dimissioni

L’accusa di falso per il presidente della regione Liguria si aggiunge a quella di corruzione

Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, attualmente agli arresti domiciliari nell’ambito di indagini sulla corruzione condotte dalle procure di Genova e Spezia, è accusato anche di falso. Quest’accusa si aggiunge a quella di corruzione, rivolta anche all’imprenditore Pietro Colucci per la gestione delle discariche savonesi. La contestazione è stata inclusa nella prima ordinanza eseguita martedì, basata su nuovi elementi emersi durante le indagini e confermati da intercettazioni. Toti intende fornire la sua versione dei fatti dalla prossima settimana, dopo aver scelto di non rispondere durante l’interrogatorio di ieri. La sua permanenza come presidente della Regione dipenderà dalle decisioni del Tribunale del Riesame riguardo alla revoca dei domiciliari.

Nel frattempo, il capo di Gabinetto della Regione Liguria, Matteo Cozzani, ha concluso l’interrogatorio davanti al gip di Genova Paola Faggioni, durante il quale ha preferito non rispondere alle domande ma ha fornito delle dichiarazioni spontanee. Cozzani ha annunciato la sua volontà di dimettersi e ha negato ogni accusa. Le sue dimissioni, se accettate, potrebbero influenzare le valutazioni sulla necessità degli arresti domiciliari. Cozzani chiederà di essere ascoltato dai pubblici ministeri nei prossimi giorni.

Intanto, l’interrogatorio di garanzia di Aldo Spinelli, imprenditore della logistica agli arresti domiciliari, è stato rinviato a lunedì poiché i suoi avvocati non hanno ricevuto la convocazione ufficiale dalla cancelleria del giudice per le indagini preliminari tramite posta elettronica certificata. Durante la perquisizione a casa di Spinelli, la Guardia di Finanza ha rinvenuto 220.000 euro in contanti.

Inoltre, un nuovo filone d’indagine si sta aprendo sui depositi chimici delle società Superba e Carmagnani, spaziando dal quartiere di Genova-Multedo all’area portuale di Calata Sanità a Sampierderana. Si sta valutando se le decisioni su tali depositi siano state influenzate da pressioni sui membri del Comitato tecnico regionale incaricato di approvare i progetti. La Procura sta considerando possibili reati come abuso d’ufficio e induzione indebita.

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