L’Olanda chiederà all’Ue di congelare i fondi del Recovery destinati alla Polonia

di Carlo Longo

Dopo la storica sentenza del Tribunale di Varsavia, nella quale in sostanza si disconosce la supremazia del diritto dell’Ue e si dichiarano illegittimi alcuni regolamenti comunitari in quanto incompatibili con la Carta Costituzionale, il primo ministro olandese, Mark Rutte, ha dichiarato di voler proporre istanza all’Unione. Il contenuto della proposta di Rutte è quello di trattenere i 36 milioni di euro destinati alla Polonia dal Recovery Fund. La proposta del premier olandese si colloca in un contesto delicato in quanto la Commissione Europea sta ritardando l’erogazione dei fondi stanziati per la Polonia, riservandosi di decidere se e quando sbloccarli.

La decisione della Corte polacca, molto attesa da Bruxelles, era preventivato potesse incidere negativamente sull’erogazione dei fondi del Recovery per Varsavia,  già  vincolata al rispetto dello stato di diritto polacco, ritenuto non conforme agli standard europei. Il contenzioso da cui è scaturita la storica sentenza riguarda soprattutto l’autonomia mancata del sistema della giustizia,  messo sotto il controllo del partito al governo “Diritto e giustizia” del leader Jaroslaw Kaczynski.  L’Ue, sin da subito, si è dichiarata ferma considerando inaccettabili i contenuti della sentenza. Ursula von der Leyen, sostenuta anche dal presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, aveva detto -già in prima battuta- che “i  Trattati sono molto chiari. Tutte le sentenze della Corte di Giustizia Ue sono vincolanti e la legge Ue ha il primato sulla legge nazionale. Useremo tutti i poteri che abbiamo ai sensi dei Trattati per assicurarlo”. Mentre la Francia aveva parlato di una “uscita de facto” della Polonia dall’Unione europea e diversi analisti internazionali si sono spinti a parlare di Polexit.

Per tutta risposta il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, ha sostenuto esplicitamente che l’intento della Polonia non è uscire dall’Unione Europea ma, semplicemente, di rivendicare la propria autonomia. Inoltre in tutta la Polonia si registrano numerose manifestazioni pro Ue. Ursula von der Leyen  e Mateusz Morawiecki avranno modo di discutere circa il primato del diritto comunitario e trovare, ove possibile, una soluzione conciliativa in occasione del prossimo dibattito in plenaria a Strasburgo.

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