L’Ue snobba gli inviti di Xi Jinping

Secondo il South China Morning Post il Governo cinese avrebbe invitato i leader di Germania, Francia, Italia e Spagna senza ricevere risposte. Ieri discussione sul commercio tra esponenti europei e cinesi

di Matteo Meloni

I quattro più importanti membri dell’Unione europeaGermaniaFranciaItalia e Spagna, non avrebbero ancora risposto a un invito del Governo cinese di incontro a Pechino a novembre. A riportare l’indiscrezione il giornale South China Morning Post, che cita fonti vicine agli organizzatori dell’invito. A fine anno si terrà a Bali, in Indonesia, il meeting G20, un’occasione di confronto unica visto il deleterio scenario internazionale che si è verificato all’indomani dell’invasione della Russia in Ucraina.

L’idea del Governo cinese sarebbe quella di ospitare Olaf ScholzEmmanuel MacronMario Draghi (col suo Governo in bilico) e Pedro Sánchez subito dopo il termine del meeting tra i capi di Stato e di Governo in Indonesia, sfruttando l’occasione della loro presenza nell’area per un riallaccio dei rapporti incancrenitisi nel corso degli ultimi anni. L’offensiva di Donald Trump contro la Cina prima, le incomprensioni sulla posizione di Pechino rispetto all’attacco russo nel Paese est europeo poi, senza dimenticare la pandemia da Coronavirus, hanno portato ai minimi termini le relazioni tra l’Ue e la Repubblica popolare.

Un quadro non roseo, che ha visto inoltre lo stop all’accordo CaiComprensive Agreement on Investment, che avrebbe sancito il framework del rapporto economico tra le due realtà. Una dura presa di posizione di Bruxelles per il caso uiguri nello Xinjiang, che ha bloccato ulteriori trattative commerciali a data da destinarsi, con l’accordo letteralmente congelato. Eppure, proprio ieri si è tenuto il nono EU-China High-Level Economic & Trade Dialogue tra il Vice Presidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, il Vice Premier cinese Liu He e le rispettive delegazioni.

Un passaggio sicuramente importante per tentare un riavvicinamento, con il dialogo commerciale che si ripete a distanza di due anni dall’ultimo. Infatti, nel 2020 ci fu il precedente round proprio tra Dombrovskis e Liu, che oggi si rivedono virtualmente per fare il punto della situazione sulle dinamiche commerciali che legano Buxelles e Pechino. I commentatori cinesi credono che l’Ue sia soggiogata dalla posizione statunitense, che non farebbe bene all’economia europea attanagliata da inflazione, problemi nella catena di approvvigionamento e rallentamento della crescita economica.

Eppure, come spiega all’organo d’informazione governativo Global Times Cui Hongjian, direttore del Dipartimento di Studi Europei presso il China Institute of International Studies, “più è difficile la situazione, più è significativo che le parti vogliano discutere. Diversamente, Ue e Cina rischiano di diventare vittime del wrestling politico internazionale”. Una visione propositiva, che secondo Cui dovrebbe portare Bruxelles e Pechino a unirsi per superare l’impatto della crisi ucraina.

Intanto il Governo cinese bolla come fake news il report secondo il quale Pechino avrebbe invitato i leader europei al meeting di novembre.

Testo e foto pubblicati per gentile concessione di Eastwest, magazine di geopolitica diretto da Giuseppe Scognamiglio www.eastwest.eu

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