L’Ue taglia le stime di crescita del Pil italiano da +4,3 a +4,1 nel 2022

di Corinna Pindaro

“Le previsioni di breve termine sono oscurate dalla prolungata interruzione di forniture e dal brusco aumento dei prezzi dell’energia. Si prevede che l’erosione del potere di acquisto e l’attenuazione della fiducia dei consumatori scalfiscano la crescita reale nel breve periodo. Ci si aspetta che l’attività economica riguadagni slancio nel secondo trimestre e continui ad espandersi nella seconda parte dell’anno”, con queste parole l’Ue rivede al ribasso le stime di crescita del Pil italiano. In particolare l’Ue 2022 ha previsto un +4,1% quando, nel rapporto dello scorso novembre, configurava una crescita al 4,3%. Per il 2023 l’Ue stima un Pil al +2,3%.Per quanto riguarda l’Ue nel complesso ha raggiunto il livello del Pil precedente alla pandemia nel terzo trimestre del 2021 e si prevede che tutti gli Stati membri avranno superato questa soglia entro la fine del 2022.

La Commissione, inoltre, ha rivisto al rialzo le stime sull’inflazione. L’incremento è dovuto sia ai prezzi dell’energia ma anche all’aumento delle pressioni inflazionistiche su altre categorie di beni. In particolare si prevede che, nell’area dell’euro, l’inflazione nel 2022 arriverà al 3,5%al 3,5% (il 3,9 nell’Ue) prima di scendere all’1,7% (1,9% nell’Ue). Per l’Italia l’inflazione dopo l’1,9% del 2021 è attesa sopra il livello dell’eurozona e al 3,8% nel 2022, per andare poi scendere all’1,6% nel 2023. In autunno l’inflazione nell’eurozona era stata stimata al 2,4% nel 2021, al 2,2% nel 2022 e all’1,4% per il 2023.

“Il rallentamento della crescita configurato in autunno è stato più acuto del previsto con l’intensificarsi di venti contrari: in particolare l’impennata dei contagi Covid, l’aumento dei prezzi dell’energia e la prolungata interruzione di forniture” si legge nelle previsioni economiche invernali che continuano , “lo stress economico causato dall’attuala ondata di contagi avrà vita breve. Le forniture si normalizzeranno e la pressione inflazionaria si conterrà”. Tuttavia Bruxelles avverte che  “incertezza e rischi” per la ripresa “restano alti, notevolmente aggravati dalle tensioni geopolitiche in Est Europa”.

In proposito il commissario Ue agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, presentando le previsioni economiche invernali ha sottolineato: “L’incertezza resta a livelli preoccupanti” parlando comunque di “rischi bilanciati per l’economia” e aggiungendo, “I fondamentali restano solidi, ci aspettiamo che l’economia Ue riprenderà slancio”.

Per quanto riguarda l’Italia Gentiloni ha speso parole che fanno intravedere concrete opportunità di ripresa. “Il contesto italiano è quello di un’economia che tende a riprendere i livelli di crescita pre-pandemia forse più velocemente di quanto immaginato tempo fa. Le previsioni di crescita positive sono collegate alla buona attuazione del Pnrr sul quale il governo italiano è pienamente impegnato. Noi in tutte le nostre previsioni abbiamo considerato l’influenza dei Pnrr nazionali sugli investimenti, come se andasse tutto nella direzione giusta”, ha affermato il commissario Ue agli Affari Economici.

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