M5s, Di Maio è pronto a lasciare il partito e fondare un nuovo gruppo: si attende l’annuncio

di Emilia Morelli

Il Movimento 5 Stelle è vicino ad una scissione. L’attuale Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è pronto a lasciare il partito e non solo, a breve sarà presentato un nuovo gruppo alla cui guida vi sarà proprio l’attuale titolare della Farnesina.

La raccolta firme è già iniziata, tra Camera e Senato quelli che si sono già detti pronti a seguire Di Maio sono 46 -secondo quanto si apprende da fonti parlamentari- e il nuovo soggetto politico dovrebbe chiamarsi “Insieme per il futuro”. L’unico intoppo  che potrebbe presentarsi al Senato, impedendo ai dimaiani di costituire un gruppo autonomo, è dato da quanto disposto dall’art 14 del Regolamento del Senato secondo cui i gruppi devono “rappresentare un partito o movimento politico che abbia presentato alle elezioni del senato propri candidati con lo stesso contrassegno, conseguendo l’elezione di senatori”. Tuttavia, i più esperti delle cose di Palazzo Madama sostengono sia un limite facilmente aggirabile. Alla Camera, invece, sembra che il nuovo gruppo sia già formato “Il numero esatto dei componenti ancora non c’è perché potrebbero aggiungersi ulteriori indecisi dell’ultima ora ma penso che nel pomeriggio avremo il numero definitivo”, spiega un deputato dimaiano. Secondo indiscrezioni, comunque, i deputati pronti a lasciare il Movimento e seguire Di Maio sarebbero al momento 22, tra questi vengono annoverati l’ex sottosegretario Gianluca Vacca, Sergio Battelli, Alberto Manca, Elisabetta Barbuto, Caterina Licatini, Luigi Iovino, Vincenzo Caso, Davide Serritella, Daniele Del Grosso, Paola Deiana e Filippo Gallinella.  Invece gli eletti a Palazzo Madama girano i nomi di Emiliano Fenu, Fabrizio Trentacoste e Antonella Campagna, oltre a quelli di Vincenzo Presutto, Primo Di Nicola e Simona Nocerino.

Si attende, quindi, nelle prossime ore l’annuncio del ministro degli Esteri con il quale Luigi Di Maio formalizzerà il suo addio al Movimento.

Pomo della discordia all’interno dei pentastellati è l’invio da parte dell’Italia di nuove armi a Kiev. Da una parte vi è Giuseppe Conte e la risoluzione  del Movimento in cui l’ex premier vorrebbe fosse messo in chiaro che l’obiettivo è il  cessate il fuoco e che un ulteriore invio di armi dovrebbe essere ratificato dal Parlamento. Una risoluzione che di fatto chiederebbe lo stop all’invio delle armi a Kiev, ma che il ministro degli Esteri ha definito: “pericolosa per la sicurezza nazionale”.  Di Maio, in particolare, in una nota ha spiegato: “La prossima settimana in Parlamento si voterà la risoluzione sulla posizione che il Governo porterà avanti ai tavoli europei. Da Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana ho ribadito e continuerò a ribadire che l’Italia non può permettersi di prendere posizioni contrarie ai valori Euro-Atlantici. Valori di democrazia, di libertà, di rispetto della persona e di difesa degli Stati. Tutti cerchiamo e vogliamo la pace. Intanto, però, Putin sta continuando a bombardare l’Ucraina, ignorando la richiesta della comunità internazionale di sedersi a un tavolo per i negoziati. Intanto l’esercito russo continua a uccidere civili innocenti e blocca i porti e l’export del grano, rischiando di causare una ulteriore guerra che, a sua volta, potrebbe generare l’aumento di nuovi flussi migratori incontrollati, anche verso il nostro Paese”.  Il ministro ha poi aggiunto:  “Davanti a uno scenario del genere, i dirigenti della prima forza politica in Parlamento, invece di fare autocritica, decidono di fare due cose: attaccare, con odio e livore, il Ministro degli Esteri e portare avanti posizioni che mettono in difficoltà il Governo in sede Ue”.

Intanto anche il garante del M5s, Beppe Grillo, ha espresso la sua opinione sul suo blog non lasciando presagire come possibile una composizione della lite tra Conte e Di Maio. “La luce del sole è il miglior disinfettante. Luce sia, dunque, sulle nostre ferite, sulla palude e sull’oscurità. Qualcuno non crede più nelle regole del gioco? Che lo dica con coraggio e senza espedienti. Deponga le armi di distrazione di massa e parli con onestà”, ha scritto Grillo.

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