Massoneria. Il Gran Maestro Stefano Bisi non ha ancora un successore, il Goi smentisce annunci fake

Il Grande Oriente d’Italia é andato al voto domenica scorsa per eleggere il nuovo Gran Maestro. Subito dopo lo spoglio c’é chi ha proclamato la propria vittoria  senza attendere l’ imprimatur ufficiale e le polemiche rischiano di provocare profonde spaccature

Il Grande Oriente d’Italia non ha ancora un nuovo Gran Maestro. E il Gran Maestro in carica, Stefano Bisi, alla guida del Goi dal 2014 è tornato questa sera a smentire con una nota ufficiale, la seconda in tre giorni, il contenuto di comunicati e video diffusi sui social e fatti arrivare ai giornali da uno dei candidati, il ravennate ed ex immobiliarista Leo Taroni, che rivendica per una manciata di voti, 15 preferenze in tutto, la sua vittoria su Antonio Seminario, imprenditore calabrese. Poiché non si tratta di un  vantaggio netto ed essendoci contestazioni per un numerose schede, bisognerá aspettare, ha avvertito Bisi, il verdetto formale della  Commissione Elettorale Nazionale del Goi, che si riunirá domani, e che comunque è l’unico organismo cui spetta dare l’imprimatur all’esito elettorale.

“Le anticipazioni dei risultati di voto”, dunque,  oltre che “contrarie al Regolamento associativo, non potrebbero che essere premature, approssimative e non verificabili in quanto i plichi trasmessi dagli Uffici Elettorali Circoscrizionali, contenenti il materiale elettorale, saranno aperti ad opera dei componenti la Cen”, ha spiegato Bisi, invitando “ad attendere con serenità la conclusione dei lavori della Commissione elettorale sul cui operato l’intera comunione massonica del Grande Oriente d’Italia ripone piena fiducia con la certezza che le eventuali biasimevoli sollecitazioni esterne non influenzeranno le determinazioni di essa”. Il Gran Maestr ha avvertito anche che “ a tutela dell’onorabilità della nostra istituzione massonica non saranno tollerate oltre e verranno perseguite nelle opportune sedi giudiziarie eventuali ulteriori deprecabili insinuazioni o allusioni contenute in strumentali richiami all’osservanza della legalità”.

Una situazione che rischia di spaccare il Grande Oriente o per lo meno di offuscarne nuovamente l’immagine vanificando anni di lavoro profusi dalle ultime leadership per restituire all’istituzione quell’autorevolezza infranta prima dallo scandalo della P2 e poi  dall’inchiesta dell’ex Procuratore di Palmi Agostino Cordova, con un’ operazione di rinnovamento e al tempo stesso di recupero delle radici piú nobili della Massoneria italiana.  Un lavoro che ha fruttato risultati anche a livello internazionale. Il Grande Oriente è tornato infatti a sedere intorno al tavolo della Libera Muratoria doc riconquistandosi il riconoscimento della Gran Loggia Madre d’Inghilterra perduto 30 anni fa. E sono in molti ora tra i grembiulini a chiedersi come reagirá Freemasons’ Hall dinanzi a quanto è accaduto oggi.

 

 

 

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