Mattarella: “Queste sono le olimpiadi dopo la pandemia, il sentimento di speranza è molto sentito”

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di Carlo Longo

mattarellaIl Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha incontrato la squadra olimpica italiana che si apprestava a partire per i prossimi giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020.”E’ una occasione di festa per lo sport e per tutta la comunità nazionale, un occasione per ribadire i principi di collaborazione internazionale”, ha affermato Mattarella aggiungendo che “Lo sport è occasione di crescita, amicizia e crescita personale. Queste sono le olimpiadi del post pandemia e nel tempo che stiamo attraversando portano un carico di speranza che da un valore speciale allo sport.

Secondo Mattarella, dunque, queste olimpiadi si caricano di connotati propri e di un valore che va oltre la competizione sportiva fine a se stessa. “La storia delle olimpiadi e Paralimpiadi è stata attraversata negli anni di guerre, tensioni ed anche terrorismo. Queste sono le olimpiadi dopo una pandemia che ha compromesso la vita sociale in tutto il mondo quindi il sentimento di speranza, il desiderio di riavviarsi è molto sentito”.

Il presidente della Repubblica ha consegnato la bandiera d’Italia ai due atleti designati dal Coni, i primi a portarla in coppia, Jessica Rossi e Elia Viviani. I due atleti hanno preso in consegna la bandiera all’unisono. “Sarà molto bello veder sfilare una coppia di alfieri per Olimpiadi e Paralimpiadi” ha dichiarato il presidente della Repubblica che con autoironia ha aggiunto: “La mia età -Mattarella compirà 80 anni il23 luglio, giorno della cerimonia di apertura dei Giochi- non mi impedirà di seguirvi con particolare affetto”.

Durante la cerimonia Mattarella non ha mancato di rivolgere un pensiero Il pensiero di Mattarella ad Alex Zanardi, vittima di  un incidente in handbike il 19 giugno 2020 . “Il presidente Pancalli e Bebe Vio hanno inviato un messaggio ad Alex Zanardi: vorrei far mio questo messaggio di augurio ad Alex Zanari e inviando a lui questo pensiero ribadiamo oggi qui la comunanza di prospettive e di intenti tra Olimpiadi e Paralimpiadi. Noi italiani avvertiamo l’orgoglio di essere stati gli apripista a Roma ’60: da allora molta strada è stata percorsa” ha concluso.

 

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