Medio Oriente: Israele attacca Gazza da cielo e da terra, almeno 115 morti

Israele all’attacco. Un attacco di cielo e di terra. I morti palestinesi – secondo Hamas – sarebbero non meno di 115 (di cui 30 minorenni), mentre 65 sarebbero i feriti. Decine gli scontri sul territorio.  L’offensiva è partita ieri notte, preannunciato da un irrituale Tweet dell’esercito israeliano,  con un intenso attacco aereo nella Striscia di Gaza, con decine di missili e razzi lanciati su obiettivi palestinesi. A seguire sono arrivate le operazioni di terra. Secondo fonti militari, riporta il Times of Israel, circa 160 jet hanno partecipato all’operazione aerea contro una rete di infrastrutture sotterranee scavate da Hamas sotto la città di Gaza che viene descritta come la più vasta dall’inizio, lunedì, delle ostilità. In circa 40 minuti, si legge nella sintesi di Adnkronos, sono stati lanciati 450 missili contro 150 obiettivi nel nord di Gaza. Tank e artiglieria sul confine con Gaza hanno partecipato alle operazioni contro obiettivi di Hamas. Per ora le truppe di terra israeliane non sono entrate nella Striscia di Gaza. Intanto al-Jazeera cita notizie dell’agenzia Safa secondo cui stamani altri bombardamenti israeliani hanno colpito diverse aree nel nord e nell’est della città di Gaza, oltre alla località di al-Fakhari, a est di Khan Yunis.

Alla mezzanotte italiana, Israele ha attaccato con forze aeree e terrestri la Striscia di Gaza. “Le forze aeree e terrestri dell’esercito israeliano stanno al momento attaccando la Striscia di Gaza”, l’annuncio sul profilo Twitter dell’esercito. Ma “le forze di terra non sono entrate nella Striscia”, ha poi precisato un portavoce dell’esercito israeliano alla televisione pubblica ‘Kann’, secondo quanto rilanciato su Twitter un corrispondente dell’emittente, Amichai Stein.

Anche la Difesa israeliana ha precisato che “attualmente non ci sono truppe” dell’Idf – le forze di difesa israeliane – all’interno della Striscia di Gaza. Le forze di terra e dell’aria dell’Idf “stanno conducendo operazioni nei confronti di obiettivi all’interno della Striscia di Gaza”, è stato chiarito. Le notizie contrastanti riguardavano il fatto che fosse iniziata un’incursione vera e propria nei territori palestinesi invece dell’avvio di un bombardamento anche con forze di terra, tank e artiglieria, contro Gaza.

Le forze israeliane hanno lanciato bombardamenti massicci contro obiettivi di Gaza, usando aerei, elicotteri, altri velivoli e insieme tank e diverse batterie di artiglieria. “Non è ancora l’invasione di terra ma si tratta dell’offensiva maggiore condotta da Israele dall’inizio di questo nuovo conflitto”, si legge anche su ‘Times of Israel’.

“Ho detto che avremmo fatto pagare un prezzo molto pesante ad Hamas e lo stiamo facendo e lo continueremo a fare con grande forza” ha dichiarato Benjamin Netanyahu. “La parola fine non è ancora detta e questa operazione continuerà fino a quando sarà necessario” ha aggiunto il premier israeliano.

“Appoggiamo al cento per cento la polizia e il resto delle forze di sicurezza per riportare la legge e l’ordine nelle città di Israele” ha detto Netanyahu riferendosi ai disordini e scontri tra israeliani e palestinesi che si stanno registrando in contemporanea con il conflitto con Hamas. “Non tollereremo l’anarchia”, ha sottolineato il premier israeliano. Scontri continuano infatti in diverse città israeliane: a Musmus, vicino Haifa, la polizia ha arrestato 12 residenti per lancio di pietre e danneggiamenti. Altre due persone armate di coltelli sono state arrestate a Tel Aviv, secondo quanto riporta il ‘Times of Israel’. Altri 13 arresti a Beersheba.

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