Medio Oriente, Papa Francesco: “Lancio un appello accorato affinché si ponga fine alla spirale di violenza”

Bergoglio in Piazza San Pietro ha sottolineato la preoccupazione che suscitano notizie provenienti dall’area israelo-iraniana, dove l’intervento dell’Iran ha generato ulteriori tensioni

PAPA FRANCESCO JORGE MARIO BERGOGLIO

“Con crescente apprensione e dolore, osservo le notizie provenienti dall’area israelo-iraniana, dove l’intervento dell’Iran ha generato ulteriori tensioni. Lancio un appello accorato affinché si ponga fine alla spirale di violenza, che rischia di trascinare il Medio Oriente in un conflitto ancora più devastante. Nessuno dovrebbe minacciare la vita degli altri”, ha dichiarato il Papa Francesco al termine del Regina Coeli in Piazza San Pietro, in riferimento agli attacchi iraniani delle ultime 24 ore contro Israele.

“Invito tutte le nazioni a impegnarsi per la pace”, ha aggiunto il Pontefice. “Gli israeliani e i palestinesi meritano di vivere in due stati confinanti, fianco a fianco”, ha proseguito il Papa, auspicando un immediato cessate il fuoco a Gaza e l’avvio di negoziati costruttivi.

Il Pontefice ha concluso il suo intervento affermando: “Sì al dialogo, sì alla pace”.

In occasione della recita del Regina Coeli, commentando le letture del giorno, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di “condividere la fede”.

“Ogni giorno siamo sommersi da una miriade di messaggi”, ha esordito il Pontefice. “Molti di essi sono superficiali e inutili, mentre altri sono intrisi di curiosità indiscreta o, peggio ancora, alimentano pettegolezzi e malintesi. Queste notizie non portano alcun beneficio; anzi, possono causare danno”.

Tuttavia, ha continuato il Papa, “ci sono anche notizie belle, positive e costruttive, che ci fanno sentire bene quando le ascoltiamo. È importante condividere con gli altri le esperienze che hanno influenzato la nostra vita, sia positivamente che negativamente, per offrire sostegno reciproco”.

Papa Francesco ha poi evidenziato la difficoltà nel parlare del nostro incontro con Gesù, definendolo paradossalmente “la storia più bella che abbiamo da condividere”.

“Ciascuno di noi ha esperienze uniche con il Signore”, ha detto il Pontefice. “Non dobbiamo assumere il ruolo di maestri, ma piuttosto condividere momenti significativi in cui abbiamo sentito la presenza viva e consolante di Dio nella nostra vita”.

Infine, il Papa ha esortato i fedeli a ricordare un momento significativo della loro esperienza di fede, invitando la Madonna a sostenerli nel cammino di condivisione della fede all’interno delle comunità.

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