La presidente del Consiglio, a seguito dei fatti di Pisa, ha definito eccellente l’operato della Polizia e ingiuste le accuse che sono mosse alle forze dell’ordine
Nel corso di recenti incontri con i sindacati di polizia, la Prima Ministro Giorgia Meloni ha manifestato la sua preoccupazione circa la spiacevole situazione in cui si trovano attualmente. Secondo Meloni, tale stato di cose è attribuibile alla necessità percettibile di attaccare la sua amministrazione. Nelle sue parole, questi attacchi si traducono in un’ingiusta denigrazione dei sindacati della polizia.
La questione ha avuto un’attenzione maggiore a seguito degli eventi di Pisa, dove 17 studenti sono rimasti feriti dalle cariche della polizia. Meloni sostiene fermamente l’operato delle forze dell’ordine e avverte dei pericoli incombenti suggerendo un “clima preoccupante”. In più, la discussione ha toccato anche la possibile introduzione del Daspo per i manifestanti violenti, accogliendo delle proposte del sindacato di polizia.
In questa situazione che secondo la premier potrebbe configurare una vera e propria persecuzione nei confronti delle forze dell’ordine, Meloni ha delineato il panorama attuale come segue: “C’è un clima che non mi piace e mi preoccupa, e di cui mi sento responsabile perché parte di questo clima dipende dal fatto che c’è la necessità di attaccare la sottoscritta e questo governo”.
La Prima Ministro ha poi sottolineato l’importanza dell’anno a venire, in quanto l’Italia presiederà il G7. Secondo lei, “questo evento mette in gioco la credibilità internazionale dell’Italia” e si è detta preoccupata per “toni che richiamano tempi di grande difficoltà per la nazione”.
Riguardo la questione dell’ordine pubblico, Meloni ha parlato di una gestione eccellente, portando alla luce dati importanti che ribadiscono la sua posizione. Secondo lei, la prevalente denigrazione nei confronti dei sindacati di polizia è ingiusta.
Infine, citando il sociologo Luca Ricolfi, Meloni ha sottolineato il ruolo critico del rispetto delle regole come fondamento della società. Ha affermato che insieme al diritto a manifestare, esiste anche il dovere di rispettare le regole stabilite. Queste ultime, ha insistito, non sono semplici formalità, ma sono le regole su cui si costruisce la democrazia.
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