Meloni alle Regioni: “Necessario rafforzare la coesione e superare le storture della riforma del Titolo V”

Giorgia Meloni è intervenuta in videocollegamento al Festival organizzato da Regioni e Province Autonome a Milano. Nel corso del suo intervento Meloni ha sottolineato l’importanza di una necessaria e rinnovata coesione tra governo centrale e governi periferici

di Mario Tosetti

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta in videocollegamento al primo Festival organizzato dalle Regioni e Province Autonome a Palazzo Lombardia a Milano. La premier, nel corso del suo intervento ha ricordato tutti i numerosi ambiti in cui governo centrale e governi periferici sono chiamati a collaborare. “Infrastrutture, sicurezza, transizione ecologica, approvvigionamento energetico, innovazione digitale, politiche sociali e di welfare, sostegno a famiglia e natalità sono temi che incarnano sfide decisive per il futuro di questa nazione e che noi possiamo affrontare solamente se sappiamo mettere in campo le giuste sinergie tra Stato, Regioni, Province Autonome, enti locali”, ha affermato Meloni.

Il festival, organizzato allo scopo di valorizzare i territori italiani, si inserisce in un contesto geopolitico particolare. “La pandemia prima e la guerra in Ucraina poi ci hanno proiettato – ha detto Meloni – in un mondo che è completamente nuovo”, pertanto “a tutti i livelli noi non possiamo rinunciare alla coesione e all’unità, e dal mio punto di vista a una visione di lungo periodo, perché le criticità strutturali con le quali ci stiamo confrontando sono soprattutto figlie delle politiche poco lungimiranti del passato”.

L’intervento della premier non poteva non toccare uno dei punti di discussione di primaria importanza in questo momento: la crisi energetica. Sul punto si è mostrata critica: “Sull’energia l’Unione Europea, i diversi Stati membri compresa l’Italia in passato hanno preferito aumentare via via il loro livello di dipendenza da altre nazioni invece di lavorare per implementare misure che rafforzassero la produzione, l’indipendenza e la sicurezza energetica nazionale: oggi noi paghiamo quelle scelte”.

Secondo Giorgia Meloni “il Next Generation Eu ha rappresentato una prima risposta a livello europeo, ma oggi è evidente a tutti che non è più sufficiente, perché era un piano immaginato per contrastare le conseguenze della pandemia, non poteva tenere in considerazione l’impatto che la guerra in Ucraina, successiva a quel programma, avrebbe avuto sul nostro tessuto economico, produttivo e sociale. Bisogna fare di più a livello europeo, a partire dal tema dell’energia”.

Per quanto riguarda, in particolare, il rapporto tra Stato e Regioni Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di “rafforzare la coesione e la solidarietà a livello nazionale e allora è fondamentale un confronto costruttivo tra tutti gli attori istituzionali coinvolti per immaginare e costruire una strategia per il futuro. E per pensare quel futuro noi non possiamo non partire dall’analisi del passato, e mi riferisco ad alcune “storture” su cui oggi si basa oggi il rapporto tra Stato e Regioni, come in particolare la riforma del Titolo V della Costituzione del 2001 che su molte materie invece di semplificare responsabilità e funzioni ha aumentato la conflittualità tra poteri dello Stato, con tutto quello che comporta anche in termini di lungaggini ed efficienza”.

“Il governo vuole lavorare a un nuovo modello di collaborazione, a partire dal coordinamento tra politiche statali e regionali sfruttando tutte le opportunità offerte dalle risorse del Pnrr”, ha aggiunto.

Giorgia Meloni si è, inoltre, soffermata sul tema dell’Autonomia differenziata: “Il governo vuole favorire l’attuazione dell’autonomia differenziata in tempi rapidi, in un quadro più ampio di riforme per rafforzare e ammodernare l’attuale assetto dello stato” ma “non sarà mai un pretesto per lasciare indietro una parte del territorio”.

(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati