Secondo la premier si tratta della “madre di tutte le riforme”
Al convegno “La Costituzione di tutti. Dialogo sul premierato”, Giorgia Meloni ha difeso con fermezza quella che definisce “la madre di tutte le riforme”. Si tratta di una modifica alla Carta costituzionale che, secondo l’intenzione del governo, dovrebbe garantire maggiore stabilità a chi è scelto dal popolo per guidare il Paese. Meloni ha sottolineato che questa riforma non stravolgerà la Costituzione né altererà l’equilibrio istituzionale, un aspetto che preoccupa molti esperti.
La presidente del Consiglio ha assicurato che questa modifica è volta a beneficio delle generazioni future. Ha ammesso che, nonostante il suo governo sia solido e stabile, intraprendere questa riforma comporta dei rischi personali. Meloni ha dichiarato che la proposta di modifica, attualmente approdata al Senato, coinvolgerà solo sette articoli della Costituzione, e che è stata realizzata con molta cautela e dialogo.
L’obiettivo principale della proposta governativa è quello di garantire al governo in carica un orizzonte temporale sufficiente per realizzare il proprio programma elettorale, offrendo così stabilità e tempo per agire. Secondo Meloni, ciò è essenziale per ristabilire la credibilità delle istituzioni agli occhi dei cittadini e degli interlocutori internazionali.
Meloni ha anche criticato Elly Schlein, leader del Partito Democratico, accusandola di minacciare di bloccare la riforma con la forza. Ha affermato che se il Parlamento non raggiungerà la maggioranza dei due terzi necessaria per la riforma, sarà comunque il popolo a decidere attraverso il voto.
La replica di Schlein non si è fatta attendere, ribadendo che il governo non è interessato al dialogo e che le riforme non possono essere imposte con la forza della maggioranza.
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