Meloni – Schlein, confronto a distanza al Festival dell’Economia di Trento

Salari, fisco, redditometro, premierato i temi caldi affrontati dalla premier intervistata dalla giornalista Maria Latella. E sui quali ha replicato Elly Schlein la leader del Pd

 

Confronto a distanza  tra la premier Giorgia Meloni e la leader del Pd Elly Schlein, al festival dell’Economia di Trento. “Io sono fiera che in un anno e mezzo abbiamo fatto ricrescere i salari”, ha detto la premier intervista da Maria Latella. “Quando siamo arrivati al governo i lavoratori che attendevano il rinnovo del contratto erano il 54% oggi sono il 35%”. Stiamo lavorando a fare meglio, però adesso, oggettivamente, le lezioni da chi quando era il governo faceva diminuire i salari dell’1,5% mentre in Germania crescevano del 16%, anche no “.

Poi il premierato. “È una riforma necessaria in Italia” e “o la va o la spacca”, ha tuonato Meloni. Immediata la replica arrivata dalla Schlein. “Farà saltare l’equilibrio tra i poteri dello Stato”, ha osservato la segretaria Dem. “Il presidente della Repubblica – ha aggiunto-  ne esce indebolito. I suoi poteri per noi non vanno cambiati né toccati”. Quanto al lavoro e ai salari, la Schlein ha detto: “Chiedo io alla Meloni, dopo 19 mesi di governo, per quanto tempo intende scaricare le responsabilità sui governi precedenti anziché assumersi le sue?”.

E tra gli altri temi caldi il Redditometro. “Il governo è confuso, e anche la Meloni ha dimostrato grande incoerenza anche Giorgia Meloni” ha detto la Schlein. “Mi preoccupa -ha sottolineato- un governo che in 19 mesi ha fatto 19 condoni, strizza gli occhi a chi fa il furbo”.

La premier spiegato di averlo sospeso solo perché “voglio vedere meglio quello che dobbiamo fare sull’accertamento sintetico: una cosa è colpire i casi intollerabili, gente che gira col Ferrari e si dichiara nullatenente, un’altra cosa è inserire nell’ordinamento un’altra norma che vessa cittadino”.

Il Fisco che la Meloni immagina ? “Noi abbiamo avviato una riforma fiscale che era attesa da 50 anni e stiamo procedendo, sempre per il lavoro del Vice Ministro Leo prevalentemente con i decreti attuativi di quella delega fiscale per disegnare un rapporto diverso tra il fisco e il contribuente. Che cosa significa? Secondo me un fisco giusto è intanto un fisco che non ti vessa con delle regole assurde, con un livello di tassazione altissimo e che non corrisponde al livello dei servizi che vengono erogati con i proventi di quella tassazione. Secondo me un fisco giusto è un fisco che ti chiede di pagare il giusto e di farlo in tempi ragionevoli. Cioè è un fisco che deve riuscire a venire incontro al cittadino in difficoltà, è un fisco che deve saper essere comprensivo, che deve saper dialogare, che deve saper vedere ogni singolo caso perché ogni singola storia è diversa, che deve fare il possibile per darti una mano”. Quanto all’ evasione, la premier ha rimarcato: “I numeri dicono che il 2023 è stato anno record nella lotta all’evasione”.

 

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