Migranti, Crosetto alla Germania: “Atteggiamento incoerente, da un lato si blocca l’immigrazione e si agevola dall’altro”

Dopo la decisione di Scholz di intensificare i controlli ai confini della Germania non è tardato ad arrivare il commento del ministro della Difesa. Il riferimento di Crosetto è evidentemente alla decisione tedesca di finanziare le Ong nel Mediterraneo mentre dall’altro lato blocca gli ingressi nel Paese

di Carlo Longo

Non accenna ad un epilogo la disputa sui migranti tra Italia e Germania. Nella giornata del 30 settembre il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha annunciato il rafforzamento dei controlli ai confini della Germania.

La scelta di Scholz consiste in sostanza nell’adottare una linea dura con misure di controllo più stringenti ai confini con la frontiera austriaca e  ai valichi con Svizzera, Repubblica Ceca e soprattutto con la Polonia. Le ragioni sono evidenti, e sono le stesse che stanno mettendo alla prova l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni: il numero dei migranti continua a crescere esponenzialmente, nei primi 8 mesi dell’anno in Germania sono arrivati circa 200 mila migranti. A Berlino i migranti arrivano tramite la rotta balcanica e così Scholz ha deciso di intensificare i controlli e bloccare l’ingresso agli irregolari.

Non è tardato il commento del ministro della difesa, Guido Crosetto, che in un post su X ha scritto: “Si cerca di bloccare l’immigrazione in una parte d’Europa e se ne agevola il trasporto in un’altra. Coerente e geniale”. Crosetto si riferisce ovviamente alla notizia dei finanziamenti del governo tedesco alle Ong che operano nel Mediterraneo che ha causato l’incrinarsi dei rapporti tra Roma e Berlino. Quella decisione era stata definita dal ministro della Difesa: “molto grave”. Allo stesso modo sul tema si è espresso il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che a margine della kermesse di Forza Italia a Paestum ha detto: “Scholz dice quello che vuole. Noi dobbiamo guardare alla strategia, alla solidarietà europea. In Germania sono in campagna elettorale, però c’è un problema importante da risolvere. Noi vorremmo capire qual è la posizione tedesca, non è chiaro quello che dicono. Valuteremo, vedremo, i migranti che vogliono andare in Germania non è che li devono mandare in Italia”.

Invero la decisione di concedere finanziamenti alle Ong è stata decisa dal Bundestag quasi un anno fa, ma segue quella dello stop ai ricollocamenti dall’Italia ufficialmente perchè Roma non rispetta l’accordo di Dublino, e ha di fatto scatenato le ire di Palazzo Chigi. La frattura tra i due Paesi, non solo non è stata più ricomposta ma non sembra abbia possibilità di rapida e semplice risoluzione.

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