Milei a Roma, dopo l’incontro con Papa Francesco si reca a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni

Il presidente argentino Javier Milei nel corso della sua visita istituzionale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Papa Francesco. Sono stati discussi vari argomenti, tra cui il rapporto Ue-Mercosur e la crisi economica argentina. In una successiva intervista rilasciata a Nicola Porro Milei non ha mancato di esprimere le sue posizioni da “anarcocapitalista”

di Mario Tosetti

Javier Gerardo Milei, il presidente argentino, è stato accolto al Palazzo Chigi da Giorgia Meloni, la presidente del Consiglio, intorno alle ore 15. L’incontro con Meloni, durato circa un’ora costituisce è stato l’ultimo dei tre incontri ufficiali programmati per l’alto funzionario argentino. In precedenza, Milei aveva avuto un incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con Antonio Tajani, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, durante il quale è stata discussa la relazione tra la Ue e il Mercosur, il mercato comune dell’America meridionale.

Nella prima parte della giornata, Milei ha avuto un incontro con Papa Francesco. Tra i doni che il presidente argentino ha portato, si segnalano gli alfajores, tipici dolcetti argentini riempiti con dulce de leche, ed i classici biscotti al limone, molt graditi a Bergoglio. Altri doni includono una copia della lettera manoscritta del Cancelliere José María Gutiérrez a Juan Bautista Alberdi del maggio 1854 e una cartolina commemorativa di Mama Antula rilasciata dalle Poste Argentine nel 2017.

L’incontro con Papa Francesco nel Vaticano è durato un’ora, e il Papa ha regalato a Milei un medaglione in bronzo ispirato al Baldacchino di San Pietro, i volumi dei documenti papali e il messaggio papale della Pace di quest’anno.

Comunicati successivi hanno riferito che durante i colloqui è stato espresso l’intento di rafforzare ulteriormente le relazioni tra la Santa Sede e la Repubblica Argentina. Sono state anche discusse le iniziative del Governo argentino per affrontare la crisi economica , oltre ad essere stati trattati alcuni temi internazionali, come i conflitti in corso e l’impegno per la pace mondiale.

Il cardinale argentino Victor Fernandez ha sottolineato l’approccio aperto e affettuoso del Pontefice nei confronti del presidente Milei. Parlando della preoccupazione del Papa per la situazione di crisi in Argentina, Fernandez ha affermato che “il Papa è sempre preoccupato per quelli che soffrono, è inevitabile”.

Fernandez ha commentato anche l’atteggiamento pacifico del Papa nei confronti di Milei, nonostante le critiche lanciate da quest’ultimo durante la campagna elettorale. Infine, ha ribadito che la Chiesa ha sempre compassione per chi soffre di più.

Il controverso presidente argentino ha concesso un’intervista al programma televisivo Quarta Repubblica. Durante l’intervista rilasciata a Nicola Porro, Milei non ha esitato a scuotere le acque con le sue posizioni chiaramente controverse sull’economia e la politica. “Nella mia visione filosofica, mi identifico come un anarcocapitalista, pertanto nutro un profondo disprezzo per lo Stato. Considero lo Stato come un avversario, lo categorizzo come un’associazione criminale”, ha affermato il presidente argentino.

Non si è risparmiato nel criticare l’imposizione fiscale da parte dello Stato: “Lo Stato è di fatto un’associazione delinquenziale in cui una coalizione di politici si accorda per sfruttare il monopolio statale per mettere le mani sulle risorse del settore privato. Ogni volta che effettui un acquisto, lo Stato ti depreda con tasse e imposte. Quindi, è come se lo Stato ti rubasse quotidianamente”.

Milei ha poi espresso le sue opinioni riguardo comunismo e socialismo, con un confronto altrettanto spietato: “In un primo momento, ritenevo fosse solo un mero errore di giudizio, dato che il socialismo puro è stato respinto dalla teoria economica. Tuttavia, ho poi compreso che la realtà è ben più grave; il socialismo rappresenta un male dell’anima. Nella sua applicazione più rigorosa, ha portato all’assassinio di più di 6 milioni di esseri umani”.

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