Ministri dell’Energia Ue: “Progressiva indipendenza dal gas russo e riduzione della domanda energetica”

L’importazione del gas proveniente dalla Russia è diminuita del 71% dal 2021, mentre i prezzi dell’energia sono “stabilizzati”. Tuttavia, l’Unione Europea è ancora vulnerabile ad eventuali shock energetici

A seguito di una recente riunione del Consiglio europeo Energia, è emerso che l’UE ha raggiunto una situazione di relativa di stabilità nel settore energetico. Malgrado il progresso, esiste ancora una certa dipendenza dal gas proveniente dalla Russia. La Commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, ha riferito che, nonostante l’importazione di gas dalla Russia sia scesa dal 45% al 15% nel corso dell’ultimo anno, l’Unione Europea rimane vulnerabile a possibili shock energetici improvvisi.

Nonostante la riduzione dell’importazione del gas, è fondamentale continuare a lavorare sulla riduzione della domanda energetica per garantire la sicurezza energetica dell’UE. A tal riguardo, la ministra dell’Energia belga, Tinne Vander Straeten, ha dichiarato: “Gli stati membri sono d’accordo sul fatto che i mercati rimangono vulnerabili a shock inaspettati”, ricordando la necessità di rafforzare la sicurezza energetica attraverso un impegno condiviso.

Per conseguire questo obiettivo, Vander Straeten ha sottolineato l’importanza di proseguire sulla riduzione coordinata della domanda di gas. Il risultato sperato è un livello sufficiente di stoccaggio di gas per il prossimo inverno, minimizzando così la dipendenza dalle importazioni. L’UE ha quindi raggiunto un accordo politico che prevede di diminuire ulteriormente l’importazione di gas russo e bielorusso.

“Il pacchetto gas, concordato lo scorso anno, offre a ciascuno Stato membro la possibilità di limitare o interrompere l’accesso del gas russo e bielorusso ai propri sistemi di gas, a determinate condizioni”, ha specificato Commissaria Kadri Simson.

Nell’ottica della decarbonizzazione, le Direttive sull’efficienza energetica e sulle energie rinnovabili supporteranno ulteriormente la transizione energetica. Per garantire uno spazio alle fonti rinnovabili nei prossimi anni, è necessario intervenire sulle attuali infrastrutture energetiche. Il ministro italiano dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Pichetto Fratin ha dichiarato: “brindiamo alla necessità di utilizzare il potenziale di tutte le fonti rinnovabili, inclusi – tra gli altri – il biometano e i gas rinnovabili”.

In conclusione, il passaggio all’energia rinnovabile e alla diminuzione della domanda di gas rappresenta una svolta significativa per il futuro dell’UE, fantastico progresso verso una maggiore autonomia energetica e una decarbonizzazione sostenibile.

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